Secondo le sorprendenti dichiarazioni di Jorge Faurie, ministro degli Esteri argentino, l’eventualità di una “hard-Brexit” potrebbe essere sfruttata per riprendere il controllo delle isole Malvinas. In un’intervista rilasciata da Faurie al Telegraph, il ministro ha sostenuto che, a seguito all’allontanamento diplomatico tra Regno Unito e Unione europea che risulterebbe da una “no-deal Brexit”, verrebbe meno anche il supporto europeo alla posizione di Londra riguardo alle isole contese dell’Atlantico del sud.

Faurie ha dichiarato che “il nostro piano è di tenere dei negoziati che avvicineranno la popolazione delle isole a quella della terraferma, speriamo che lo scenario di una no-deal Brexit aumenti le probabilità che i negoziati siano effettivamente significativi”.

Jorge Faurie

L’Argentina ha rivendicato la propria sovranità sulle Malvinas dal 1833. Dopo la guerra del 1982 e le rivelazioni contenute nei documenti desecretati durante l’estate, l’attaccamento degli argentini alle isole non è mai venuto meno. Secondo il titolare della Cancillería, “i paesi membri della Unione europea cesseranno di supportare il Regno Unito. Noi siamo qui per negoziare con lo scopo di trovare la soluzione migliore per gli abitanti delle isole e per farli sentire più vicini all’Argentina”.



Le parole di Faurie trovano il loro fondamento nel fatto che, dopo Brexit, gli ex sodali dell’Ue non saranno più legati al “dovere di sincera cooperazione” secondo il quale tutti gli Stati membri sono tenuti a prestarsi mutuo soccorso nelle dispute territoriali con stati esterni al club di Bruxelles (Il trattato di Lisbona del 2009 ha definito le Malvinas territorio inglese di oltreoceano). Durante il G20 di Buenos Aires la premier britannica Theresa May incontrerà il presidente Macri. Sarà la prima volta dopo la visita di Tony Blair nel 2001.

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