Un fatto di cronaca con vittima un pensionato italiano, con epilogo drammatico. Primo Galvani, 89 anni, è stato ucciso martedì 12 marzo durante una rapina nella sua casa di Hurlingham, località della provincia di Buenos Aires. Hanno portato via tutto ciò che hanno trovato: i soldi della pensione di Galvani e della moglie 82enne, alcuni oggetti di valore. “Hanno rovistato ovunque, persino nel cestino del bagno”, racconta la donna.

Quella di Primo Galvani è una storia che accomuna decine di migliaia di itliani arrivati in Argentina in quegli anni. Originario della Liguria, aveva cominciato la sua seconda vita laggiù nel 1964. Prima di emigrare si era sposato con Pierina Maruzzi a Vernazza, in provincia de La Spezia. Due figli: Piero e Maria.

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Foto Clarín


Primo aveva aperto una azienda di materiali per costruzione nella vicina José Carlos Paz, ora gestita da figlio e nipoti. “Ma lui, nonostante l’età e la pensione, era sempre il primo ad arrivare. Una vita fatta di lavoro e famiglia: è per questo che il figlio 59enne Piero parlando col Clarín ha detto che “l’Argentina ci ha dato tutto e l’Argentina ci ha tolto tutto”.


Nel 2001, racconta la famiglia, Primo e Pierina ebbero l’opportunità di tornare in Italia, ma alla fine decisero di restare accanto a figlio e nipoti. Era il periodo della grave crisi economica e sociale. L’altra figlia della coppia scelse di lasciare il paese radicandosi nella località ligure dei genitori.

Prima di arrivare in Argentina, Primo, che in Italia lavorava come muratore, insieme alla sua famiglia aveva tentato la via dell’emigrazione in Canada, altra grande meta dell’epoca per gli italiani in cerca di fortuna. Come in moltissimi altri casi, erano stati chiamati da parenti perché c’era lavoro. Lì nacque la prima figlia Maria. Ma sentivano che non era il luogo adatto a loro e di lì, dopo quattro anni, la decisione di riprovarci, ma in terra argentina.

All’uscita dei ladri dalla loro casa, Pierina ha raggiunto Primo nella stanza in cui lo avevano relegato. Non respirava, ha pensato a un infarto, visti i fatti, ma l’autopsia ha rivelato che si è trattato di asfissia traumatica. Al momento non ci sono notizie di arresti. La località di Hurlingham è nel Conurbano di Buenos Aires, tra le aree più interessate da casi di criminalità.


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