I resti dell’aereo che trasportava Emiliano Sala sono ancora nelle profondità dello Stretto della Manica e non è escluso che ci resteranno. Le operazioni di recupero sono iniziate oggi e finalizzate, per il momento, a riportare in superficie il corpo che che è stato individuato in ciò che resta del velivolo.

Non è remota l’ipotesi che il recupero avvenga nelle prossime ore, ma dipenderà dalle condizioni climatiche. Finora non ci sono riusciti. In quello spazio marino le correnti sono caratterizzate da una forza notevole ed è necessario salvaguardare l’incolumità di operatori e apparecchiature impiegati. La profondità, difatti, è di circa 63 metri.

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Secondo una tabella di marcia del britannico Air Accidents Investigation Branch, che è a capo delle operazioni, prima si cercherà di recuperare il corpo e dopo si deciderà se tentare il recupero del Piper. Questo sarà stabilito, secondo quanto riporta il Clarín, tra circa un mese. Occorre, difatti, che le compagnie di assicurazioni coinvolte e i due club calcistici di Nantes e Cardiff finanzino le necessarie operazioni. I resti dell’aereo saranno necessari per le dovute perizie e per l’eventuale battaglia in sede giudiziaria.


Ciò che finora è certo è che non si sa a chi dei due appartenga il corpo individuato dalle videocamere posizionate sui robot sommergibili, se di Emiliano Sala o del pilota. Gli esperti ritengono altamente probabile che siano entrambi dentro, “legati ai sedili dalle cinture di sicurezza”. Questo perché il piccolo aereo non si è rotto in più pezzi e potrebbe ancora conservare al suo interno i due cadaveri.



Secondo David Mearns, l’oceanografo che sta dirigendo le operazioni e che ha localizzato il velivolo ad appena sei ore dall’inizio delle attività, il recupero dell’aereo è importante perché darebbe tante risposte su cosa è accaduto quel 21 gennaio. Se fosse impiegata una nave con equipaggiamento come quelle che lavorano nei mari del Nord, aggiunge, sarebbe possibile in pochi giorni. Non va dimenticato che le acque della Manica sono tra le più insidiose al mondo soprattutto attorno all’isola di Guernsey dove è caduto l’aereo e dove le condizioni meteo cambiano in pochi minuti.

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