Lutto nel calcio argentino e nella famiglia del Boca Juniors: è morto, l’8 dicembre, l’ex calciatore Alfredo Moreno, soprannominato ‘Chango’. L’ex centrocampista exeneize era stato operato per una ostruzione delle vie biliari, ma durante l’intervento gli era stato diagnosticato un tumore maligno che interessava parte dell’intestino. Moreno si stava preparando per un ciclo di chiemioterapia, al quale non ha fatto in tempo a sottoporsi.
La notizia della sua morte, è arrivata pochi minuti prima dell’inizio della finale di Copa Argentina tra Boca Juniors e Talleres, vinta dagli xeneizes. Nato il 12 gennaio del 1980 a Santiago del Estero, Alfredo Moreno stava vivendo in Messico, a Aguascalientes, con la moglie e i suoi due figli. Proprio in Messico ha portato avanti gran parte della sua carriera, dopo averla cominciata in Argentina.
Boca Juniors lamenta el fallecimiento de Alfredo Moreno, jugador surgido de la Inferiores y dos veces campeón con 18 goles en 38 partidos. Acompañamos a la familia en este triste momento y lo recordaremos por siempre con la alegría de sus festejos. pic.twitter.com/NMtRjdE13F
— Boca Juniors (@BocaJrsOficial) December 8, 2021
Alfredo Moreno ha debuttato con il Boca Juniors in un momento d’oro, nel 1999 con la panchina agli ordini di Carlos Bianchi. Un campionato e due Libertadores, 18 gol in 38 partite. Dopo c’è stato il Racing di Avellaneda, una brevissima esperienza nel Lokomotiv Mosca, poi in Messico con la maglia del Necaxa e dì lì in Cina col Shandong Luneng per poi tornare al Boca nel 2003.
Prima del ritiro, nel 2018, Moreno ha giocato in altri club messicani: Atlético San Luis, América, Atlas, Tijuana, Puebla, Veracruz e Celaya). È stato l’Atlético San Luis, attraverso i social, a comunicare il suo decesso, notizia che ha scosso gli altri club che ha servito e di lì il diffondersi della notizia attraverso i social.
Il Boca Juniors aveva manifestato la vicinanza al suo ex centrocampista lo scorso 30 novembre, quando fu resa nota la sua malattia. Per il match di campionato contro il Newell’s, i calciatori azul y oro erano scesi in campo con uno striscione dedicato a lui, mostrandogli vicinanza. Anche i club messicani si erano presto mobilitati, organizzando, tre le altre cose, anche donazioni di sangue.
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