I fan di Diego Armando Maradona dovranno attendere prima di poter piegare con cura nella propria ‘billetera’ le banconote di peso argentino a lui dedicate. È dalla morte del Diez, lo scorso 25 novembre, che si susseguono, in Argentina come nel resto del mondo, le iniziative in sua memoria. Ma quella relativa alle banconote è rinviata anche nel suo paese (Maradona su banconota di grosso taglio e francobolli: la proposta al parlamento argentino).

Per Maradona si era pensato a una banconota di grosso taglio, addirittura da diecimila pesos o forse meno, attualmente non in conio. Il governo di Buenos Aires ha però deciso di accantonare il progetto. Nulla contro l’amato Pibe de Oro ma, almeno per il 2021, non ci saranno nuovi biglietti da duemila e cinquemila pesos. Cambierà, però, la grafica di banconote: gli animali autoctoni di recente introduzione lasceranno il loro posto a personaggi storici, tenendo in considerazione la partià di genere.

Secondo l’esecutivo nazionale nuove banconote di grosso taglio darebbero un segnale contrario alla promozione dell’uso dei pagamenti elettronici (contro l’evasione fiscale) fortemente voluto dalla Banca centrale. E segnale politicamente contrario in un anno elettorale: nel 2021 in Argentina si vota per il rinnovo parziale del parlamento.


Ma banconote e monete con Maradona sono già realtà in Italia. L’idea è venuta a Enrico Fratangelo, sindaco di Castellino del Biferno, comune di poco più di 500 abitanti in provincia di Campobasso. Ha coniato i ducati e i Borboni bond. È una questione di sensibilizzazione sud-nord, nessuna idea di restaurazione delle Due Sicilie, sottolinea il primo cittadino. Ma perché Maradona in una disputa storica come quella che si trascina dall’Unità d’Italia?

banconote di maradona castellino del biferno molise ducati

Noto è il pensiero politico di Diego Armando Maradona anche relativamente agli equilibri tra i nord e sud del mondo. E il sindaco argomenta così: “Dal 1987 fino agli inizi del 1990 ho abitato a Varese a tre chilometri dalla casa di Bossi. Sentivo tutto il peso della differenziazione nord-sud, dell’apostrofarci come terroni. In quella situazione Maradona mi faceva sentire un vero eroe, un vero uomo alla pari degli altri perché non erano pochi i momenti in cui si peccava di sudditanza psicologica”.

“Per quello che Maradona era e trasmetteva io mi sono licenziato dall’ospedale in cui lavoravo per poter tornare al Sud sapendo che anche il Sud poteva farcela a vincere, a vincere e a sentirsi libero da un nord che continua a sfruttare le nostre risorse”.

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E allora la banconota da 5 ducati è dedicata alla vittoria in Coppa Uefa del Napoli, quella da 10 all’immortalità del calciatore, la 20 ducati allo scudetto con tanto di urlo del riscatto e la 50 ducati alla Coppa del mondo. L’ultima è quella da 100 ducati, che ricorda la mitica alla Mano de Dios. A breve arriveranno le monete da 10 ducati a tiratura limitata di 50mila pezzi.

Il ducato, con valore uguale all’euro, viene consegnato alle famiglie meno abbienti del paese e usato per la spesa alimentare in negozi convenzionati col comune. Poi i commercianti possono riconsegnare le banconote al comune ottenendo in cambio denaro vero.

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E, ancora, il sindaco Fratangelo su Sud e Maradona: “Abbiamo scelto di far uscire le banconote in questo periodo in funzione della commemorazione delle vittime degli eccidi perpetrati dai Savoia ai danni del Sud e soprattutto il 13 febbraio, giorno in cui capitolò Gaeta”.

“Da quel giorno fino all’arrivo di Maradona, il Sud non sapeva più di poter vincere né a livello calcistico né a livello imprenditoriale, né sociale né economico e, quindi, produttivo. Dopo Maradona, il Sud Italia e il Sud del mondo hanno riaperto le loro menti e da popoli sottomessi sono diventati popoli eguali”.

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