Dopo settimane di riflessione e tira e molla tra società, federazione e sindacato dei calciatori, anche il calcio argentino ha deciso di fermarsi. Un triplice fischio vituale sui campionati nazionali, causa la pandemia di coronavirus e i rischi per i calciatori. Cade, quindi, anche la possibilità di una ripresa del calcio giocato a porte chiuse, che sarebbe ‘senz’anima’ in assenza delle colorate tifoserie argentine.

Il calcio argentino è arrivato a questa storica decisione dopo avere esaminato la situazione economica del paese combinata ai rischi connessi alla salute degli addetti ai lavori.

campionato argentino 2019 2020 sospeso coronavirus calcio argentino

La conferma arriva da Claudio Tapia, presidente dell’Afa, la federazione del calcio argentino: “Con la riunione del comitato esecutivo di martedì 28 aprile sarà ufficializzato lo stop del campionato 2019/2020″. I qualificati alla Copa Libertadores e alla Copa Sudamericana saranno decisi sulla base della attuale posizione in classifica. Restano invece da determinare le squadre che disputeranno la Copa Superliga e la Copa Argentina, con partite che saranno disputate quando ci sarà il via libera del ministero della Salute. Altra importante decisione è quella di ‘congelare’ le retrocessioni”.


Boca Juniors, River Plate, Racing e Argentinos Juniors sono i club che disputeranno la Libertadores del prossimo anno. Un posto in Copa Sudamericana, invece, va a Vélez Sarsfiled,San Lorenzo, Newell’s Old Boys, Defensa y Justicia e Lanús.

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Difficile prevedere i tempi di ripresa dello calcio in Argentina, tutto dipenderà dall’evolversi della situazione sanitaria. Finora in Argentina, grazie anche alle decise misure di lockdown che si protaggono dal 20 marzo per ora con termine il 10 maggio, la situazione è meno complicata rispetto al Brasile. “La volontà di tutti è di tornare all’attività quando le autorità sanitarie lo permetteranno. Se dobbiamo giocare a gennaio, così sarà”, chiude il presidente Tapia.

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