Si scalda la macchina organizzativa della Copa América 2020 che si disputerà tra Colombia e Argentina dal 12 giugno al 12 luglio. Nell’ultima risoluzione della Conmebol spicca l’esclusione della Bombonera: il celebre stadio del Boca Juniors non sarà tra i cinque impianti argentini a disposizione del torneo continentale.
Gli incontri della Copa América, giunta alla sua 47esima edizione, in suolo argentino saranno disputati sul prato del Mario Alberto Kempes di Córdoba (capacità 57mila spettatori), del Malvinas Argentinas di Mendoza (38mila), stadio Único di La Plata (43mila), del cosiddetto Monumental, lo stadio del River Plate, Antonio Vespucio Liberti (66mila). Incluso anche lo stadio Unico di Santiago del Estero (28mila) che ha avuto la meglio sul Bicentenario di San Juan.
A confrontarsi ci saranno le nazionali dei dieci paesi che integrano la federazione sudamericana con due paesi ospiti: il Qatar e l’Australia. L’Uruguay è il paese che ha vinto più volte la Copa América, ben 15 volte, seguito dall’Argentina con 14, 9 per il Brasile. Solo due trofei per Cile, Paraguay e Perù e uno per Colombia e Bolivia. Ancora a zero Venezuela e Ecuador.
In Colombia, invece, gli stadi messi a disposizione del torneo sono il Pascual Guerrero di Cali (capacità 48mila spettatori), lo stadio Atanasio Girardot di Medellín (48.700), il Metropolitano Roberto Meléndez di Barranquilla (45.692) e il Nemesio Camacho El Campín di Bogotá (36.343). In attesa di conferma lo stadio Hernán Ramírez Villegas di Pereira, da 30mila posti.
Oltre alla Bombonera, escluso anche il ‘Cilindro’, lo stadio Juan Domingo Perón di Avellaneda in cui gioca il Racing. Tendono proprio a una maggiore considerazione per eventi internazionali i progetti di ritrutturazione e ampliamento dello stadio del Boca Juniors ed è un tema chiave anche nelle imminenti elezioni interne alla società.
Bombonera, mega progetto del nuovo stadio del Boca. 70mila posti, ‘cambia forma’
