“Alla gente dico di stare tranuilla. Vedrete una squadra nella quale vi riuscirete a identificare, con una forma di gioco chiara e che darà il massimo per arrivare in finale”. Sono le parole del Ct argentino, Lionel Scaloni, poche ore prima della semifinale di Copa America tra Argentina e Brasile, alle 2.30 italiane sul prato del Mineirão di Belo Horizonte.
L’ansia è innegabile nello spogliatoio argentino, ma non sarà da meno in quello verdeoro. Il Brasile dalla sua ha le statistiche che lo vedono ampiamente favorito. Ma servono gol, non ragionamenti sul passato. Per questo, il 41enne allenatore argentino decide di non cambiare lo schema e i nomi da portare in campo.
Trapela la formazione argentina. Gli undici in campo sono Armani; Foyth, Pezzella, Otamendi, Tagliafico; De Paul, Paredes, Acuña; Messi, Lautaro Martínez e Agüero. Ciò che è certo è il ruolo di Lautaro, che è riuscito a conquistare il suo meritato spazio con due gol in una squadra che mostra ancora difficioltà nella conversione. L’interista ha dimostrato qualità e potenza, ma ora dovrà confermare le sue qualità contro la difesa più forte del torneo.
Sulla formazione del Brasile c’è invece il ‘top secret’ di Adenor Leonardo Bacchi. La stampa locale ha notato il Ct provare Alex Sandro come laterale sinistro al posto di Felipe Luis, e viene dato per certo il rientro di Casemiro. Secondo gli osservatori, gli undici titolari verdeoro saranno questi: Alisson Becker; Dani Alves, Marquinhos, Thiago Silva, Alex Sandro (o Filipe Luis); Casemiro, Arthur; Gabriel Jesús, Philippe Coutinho, Everton; Roberto Firmino.
C’è fiducia, dunque, in casa argentina, ma la stampa non può evitare di mettere in risalto tre fattori che per gli ospiti sono un incubo.
- La Selección non ha mai vinto in Brasile in partite ufficiali: otto sconfitte e due 0-0.
- Il Brasile ha eliminato l’Argentina nelle ultime quattro occasioni di Copa America: nei quarti di finale del 1995 e del 1999 e nelle due finali del 2004 e 2007.
- Il Brasile ha vinto tutte la edizioni di Copa America organizzate in casa: 1919, 1922, 1949 e 1989.
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