Tra Daniel Osvaldo e il Banfield l’amore è già finito. E pensare che il centravanti 34enne aveva scelto il Taladro (trapano, come chiamano la società) con convinzione per il suo ritorno al calcio giocato. L’ex romanista, questi i fatti, ha già superato la seconda settimana di assenza dagli allenamenti della squadra su Zoom, come misure di contenimento impongono anche in Argentina. Un comportamento inequivocabile che per il nuovo allenatore Javier Sanguinetti significa fine del vincolo.

daniel osvaldo fine contratto banfield assenza allenamenti

È ciò che pensa anche Oscar Tucker, vicepresidente del Banfield, secondo il quale “è difficile che Daniel Osvaldo continui a giocare”. Aggiungendo che “qualche settimana fa ha avuto l’opportunità di prorogare il contratto, ma non c’è stato verso”. Stando a quanto afferma la società, Osvaldo partecipava ai momenti di preparazione poi, di colpo, ‘disertore’ e già non è più considerato parte della squadra.

Il ritorno di Osvaldo, dopo quattro anni, è stato una delle sorprese dell’ultima stagione del calcio argentino, prima della sua interruzione per l’emergenza sanitaria. Forse è stato troppo tempo lontano dal terreno di gioco. Le aspettative della società e dei tifosi erano ben altre e, da gennaio del 2020, ha totalizzato solo 62 minuti di presenza in campo, 45 contro l’Aldosivi e 17 contro il River Plate senza lasciare il segno.


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Vuoi fattore età, vuoi aspetto comportamentale è difficile che Osvaldo possa sedurre un altro club, argentino o no. Almeno è quello che prevede la stampa sportiva albiceleste. Del resto, da anni ha già in piedi il classico piano b: il suo gruppo musicale Barrio Viejo e, perché no, qualche esperienza simile a Ballando con le stelle. Il fisico c’è, la capacità di proporsi anche.

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