Continuano a circolare voci sul possibile arrivo di Daniele De Rossi al Boca Juniors, considerata tra le opzioni dell’ex capitano giallorosso. Di sicuro gli addetti ai lavori considerano De Rossi un calciatore che, nonostante i suoi 36 anni il prossimo luglio, può dare ancora di più. Tra i club che potrebbero valutarne la chiamata c’è anche il Liverpool.

Secondo il quotidiano sportivo spagnolo As, al club inglese sarebbe stato consigliato da Salah, ex compagno di De Rossi ai tempi della Roma. Una suggestione al momento non definita e neanche confermata ma, chiusa con profitto la Champions League, il club potrebbe rivelarne fondatezza o meno. Ma ci sono, sempre secondo la stampa, alcuni indizi che vedrebbero Daniele De Rossi verso il club xeneize.

daniele de rossi boca juniors buenos aires


Quella che è ormai nota è la sua passione per il Boca e l’atmosfera della Bombonera. Ora, però, si aggiunge una indiscrezione del Corriere dello Sport, secondo il quale la moglie, Sarah Felberbaum, starebbe già cercando una scuola italiana dove poter mandare le figlie. Anzi, sarebbe già stata individuata.


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Che ci sia Buenos Aires nei piani di De Rossi parrebbe confermato da una sua idea. E cioè: al Boca solo per un anno, quanto basta per appagare il desiderio di vivere l’esuberanza del calcio argentino e del Superclásico. Poi, chiudere la carriera nella Major Soccer League degli Stati Uniti, ormai ultima fermata per diversi professionisti provenienti da club del Vecchio continente.

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Qualcosa in più arriva dall’attacente argentino della As Roma, Diego Perotti. Lo stesso Perotti vuole tornare in Argentina, al Boca. E ‘tira dentro’ il suo ex capitano. In una intervista rilasciata a un media argentino dice: “Ho un contratto con la Roma fino alla metà del 2021, ma mi piacerebbe tornare in Argentina. Quando sono tornato in Argentina, sono arrivato con delle ricadute di infortuni subiti al Siviglia”.

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E su Daniele de Rossi aggiunge: “Se un giocatore come lui pensa di andare al Boca è perché il tifo argentino evidentemente deve trasmettere altro. Quando stavo al Boca mi piaceva guardare il tifo, non piace a nessun giocatore stare in panchina. I giocatori stranieri vogliono vivere quello che si prova su un campo di calcio argentino. Ho molti colleghi, non solo europei, ma anche brasiliani che dicono che quello che si vive qui è diverso”.

“Influisce anche la famiglia, venire in Argentina per una soddisfazione personale è un po’ egoista, non è la stessa cosa come si vive con la tranquillità in Europa. A De Rossi piace il Boca, con Leandro Paredes vedeva i Superclásico, ma non so se vuole andare. È una decisione personale”. Ma la sensazione è che le riserve di De Rossi saranno sciolte in pochissime settimane.

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