Una lettera parecchio emotiva, via social, indirizzata a società, giocatori e tifosi e Hernán Crespo annuncia l’addio dalla panchina del Defensa y Justicia. Col massimo dell’onore, così viene percepito dai supporter della squadra di Florencio Varela, dopo aver raggiunto un obiettivo storico con la vittoria della Copa Sudamericana.

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L’uscita di Crespo era nell’aria, già da mesi si parla di un incarico più di rilievo per l’ex Parma e Inter. Sulla piazza sono diversi i pretendenti, fuori e dentro l’Argentina. Soprattutto fuori. Gli occhi sul Valdanito li hanno messi da tempo Independiente, Racing e San Lorenzo. Ma anche all’estero non si sono mostrati indifferenti alle sua qualità.

Partendo dal vicino (e non proprio amico) Cile che, dopo l’addio di Reinaldo Rueda, ha guardato – e guarda ancora – a Hernán Crespo. I nomi scritti negli appunti dalla federazione cilena per guidare La Roja sono diversi, tutti sudamericani. Tra loro anche l’argentino José Néstor Pekerman.


A Santiago chiedono che il nuovo commissario tecnico abbia molta ambizione, sia di lingua spagnola per una più efficace comunicazione con i giocatori (quindi no brasiliani). Inoltre, deve avere esperienza internazionale e meglio ancora se in un mondiale. Per questo, dall’altro lato della Cordigliera delle Ande si sbilanciano: “Quello di Hernán Crespo è un buon nome”.

Negli ultimi giorni la maggior parte della stampa sportiva ha indicato il prossimo impegno di Crespo in veste di allenatore, il São Paulo nella prima divisione brasiliana. Le ultime indiscrezioni, però, parlano di un colloquio da remoto tra lui e il presidente della società al termine del quale quest’ultimo non avrebbe individuato in Hernán l’uomo giusto. Ma è forse questione di giorni, forse poche settimane. Sulla scena, oltre alla nazionale cilena, c’è anche un’altra brasiliana di peso, il Santos.

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