Ha fatto parecchio rumore la divulgazione, da parte del quotidiano spagnolo El Mundo, dei dettagli dell’ultimo rinnovo di contratto tra Lionel Messi e il Barcellona. Cifre stellare, per molti eccessive. Fatto sta che da novembre del 2017 al prossimo 30 giugno del 2021, data in cui scadrà l’attuale contratto, l’attaccante argentino potrebbe arivare a guadagnare 555.237.619 euro lordi.

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Messi nel suo aereo privato

Tra quota fissa e variabile legata alla performance, s’intende, che equivalgono a quasi 139 milioni a stagione. Messi ha incassato due premi in denaro, uno alla firma pari a 115 milioni euro e uno per la ‘fedeltà’ da 80 milioni di euro.

Le cifre sono incredibili, tutti d’accordo, facendo di Lionel Messi una delle persone fisiche con i guadagni più alti in tutta la Spagna. Ma è anche uno dei principali contribuenti del fisco iberico, con almeno 370 milioni di euro. Una parte di quest’altra cifra enorme corrisponde all’imposta sui redditi delle persone fisiche, la corrispondente della nostra Irpef che in Spagna si chiama Irpf. Si parla di 275 milioni di euro dal 2017 al 2021.


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Come spiegato dalla stampa spagnola, la quantità di imposte versate da Messi include anche quelle sul patrimonio, oltre a imposte pagate dalle società per diritti di immagine e altri affari ai quali partecipa e contratti pubblicitari. A ogni modo, la parte più consistente di tributo versati da Lionel Messi all’erario spagnolo corrisponde all’imposta sul reddito per la parte di compenso fisso e variabile, cioè 138 milioni di euro lordi all’anno.

Se le cifre sono queste non è difficile comprendere il paragone proposto. E cioè che il 33enne di Rosario, come sottolineano nel suo paese di adozione calcistica e professionale, ‘dispensa’ al fisco il corrispondente di 120mila contribuenti medi. Ecco perché, seppure non certo risolutive per le finanze generali dello Stato, l’eventuale passaggio di Lionel Messi al Paris Saint-Germain significherebbe che, almeno per la stagione 2021-2022 ad avere beneficio dei suoi versamenti sarebbe il fisco francese.

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A proposito di tasse, nelle ultime settimane la stampa ha ricordato la disavventura di Lionel Messi con lo stesso fisco. Quando, nel 2016, la stella del Barça e il papà-procuratore sono stati condannati, pena sospesa, a 21 mesi di reclusione per reati tributari. Il tribunale ha accertato tre occasioni di evasione per un totale di 4,1 milioni di euro. E con la sanzione pecuniaria di due milioni per il calciatore e 1,5 milioni per il padre.

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