A quasi un messe dalla morte di Diego Armando Maradona, resi noti i risultati delle perizie tossicologiche. I magistrati della procura di San Isidro, come noto, hanno aperto da subito un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo che vede finora indagati il medico personale del Diez, Leopoldo Luque, e la psichiatra, Agustina Cosachov, che le era stata affidata.

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Gli stessi inquirenti hanno ottenuto l’esito delle analisi realizzate dalla polizia scientifica su sangue, urine, tamponi e campioni di organi raccolti durante l’autopsia a Maradona. Le perizie specifiche sono andate a cercare ulteriori dettagli, soprattutto al fine di verificare presenza di alcol e sostanze stupefacenti nel corpo del Pibe de oro.

Nessuna traccia di droghe e alcol, questo il risultato delle analisi. Nel sangue e nell’urina di Maradona sono state riscontrate tracce di venlafaxina, molecola di farmaci antidepressivi, nonché quetiapina, antipsicotico utilizzato dal Diez.


E, ancora, levetiracetam, sostanza impiegata contro le convulsioni, e naltrexona, antagonista degli oppioidi che agisce riducendo il desiderio di alcol e bloccando l’effetto di farmaci e droghe oppiacei. Tutti farmaci che Maradona assumeva regolarmente secondo le indicazioni dei medici. Tracce, infine, di metoclopramida e ranitidina, impiegati per contrastare nausea e pataologie gastrointestinali.

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Leopoldo Luque

Come già reso noto in precedenza, l’autopsia ha confermato che Maradona è morto in seguito a un edema polmonare acuto e alla riacutizzazione di una insufficienza cardiaca cronica. Da molti anni il cuore di Maradona funzionava al 35 per cento e, al momento del decesso, pesava 503 grammi, circa il doppio del normale.

Oltre ai problemi cardiaci, nel fegato di Maradona sono state riscontrate tracce di una probabile cirrosi. Inoltre, nei polmoni è stata individuata la rottura di sette alveoli e un fuoco con edema intralveolare e nei reni una necrosi tubulare acuta.

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Ciononostante, secondo i rilievi dei medici legali, non è stata riscontrata la presenza di alcun medicinale per la cardiopatia. Di qui all’ipotesi che alcuni dei farmaci, probabilmente prescritti dalla psichiatra Cosachov, possano aver provocato un’aritmia cardiaca non essendo eventualmente compatibili col quadro cardiaco di Maradona. Questo, tuttavia, sarà oggetto delle valutazioni degli inquirenti.

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