Il calcio argentino piange un’altra sua figura di spicco. È morto Leopoldo Jacinto Luque ‘El Pulpo’, ex attaccante e campione del mondo nel 1978, in una clinica di Mendoza. Era ricoverato dal 4 gennaio dopo aver contratto il Covid. Si trovava in terapia intensiva con un quadro preoccupante dal principio giacché interessato da patologie cardiche e diabete.
Stando alle informazioni rilasciate dai responsabili della struttura di cura, fino a venerdì 12 febbraio versava in condizioni non allarmanti al punto che ne avevano deciso l’uscita dalla sedazione. Poi una artmia e di nuovo la sedazione.
#ProfundoDolor La AFA, a través de su Presidente Claudio Tapia, manifiesta su dolor por la pérdida de Leopoldo Jacinto Luque, campeón del mundo con la Selección @Argentina en 1978, y expresa sus condolencias a familiares y seres queridos. pic.twitter.com/T0TYW6IOrE
— AFA (@afa) February 15, 2021
Nella giornata di oggi, poi, un arresto cardiaco che era stato superato grazie al tempestivo intervento dei sanitari. Ha però prodotto danni irreversibili a livello neurologico non riusendo più a sopportare il peggiorato quadro generale. Fino a spegnersi nel pomeriggio.
Leopoldo Jacinto Luque era nato a Santa Fe il 3 maggio del 1949 e ha speso la sua lunga carriera con le maglie della Unión de Santa Fe, Sportivo Guadalupe de Santa Fe, Gimnasia y Esgrima de Jujuy, Central Norte de Salta, Atenas de Santo Tomé, Rosario Central, River Plate, Deportivo Tampico de México, Racing Club, Santos, Boca Unidos de Corrientes, Chacarita Juniors e Deportivo Maipú de Mendoza.
Chiusa la lunga storia del calcio giocato, come allenatore ha servito le panchine di Unión de Santa Fe, Central Córdoba di Santiago del Estero, Belgrano, Deportivo Maipú, Gimnasia y Esgrima, Independiente Rivadavia e Argentino.
Ma Leopoldo Jacinto Luque è soprattutto ricordato per essere stato un temibile leader dell’attacco di Unión e River Plate nonché una delle massime figure della Selección che ha vinto il mondiale di Argentina 1978, squadra guidata da César Luis Menotti.
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