I meno interessati agli sport ‘minori’ hanno cominciato a collegare il polo all’Argentina solo con il successo di una nota marca di abbigliamento e accessori ispirata alla disciplina equestre. Ma il legame tra polo e Argentina affonda le sue radici più o meno al periodo in cui il Paese si aprì all’emigrazione italiana ed europea. Questa volta, però, il merito è degli inglesi che lo ‘esportarono’ alle fine del 19esimo secolo. E soprattutto un nome è passato alla storia: fu David Shennan ad aver organizzato la prima partita nella sua estancia nell’attuale provincia di Santa Fe già nel 1875.

Una estancia, appunto, una location per possidenti a ricordare che allora come oggi si tratta di uno sport di élite. Ma piaceva già in quegli anni e diversi estancieros cominciarono ad appassionarsi, fino a vedere nascere i primi club. Come l’Hurlingham, fondato nel 1888. Un nome che rendeva onore alla tradizione britannica richiamando la culla del polo. Di lì alla creazione di altri club, fino a dare vita, nel 1922, alla federazione nazionale, l’Asociación Argentina de Polo.

 polo argentina tortuga


L’Argentina, del resto, era il Paese perfetto: grandi spazi delle estancias, gli ottimi cavalli e, in fondo, la tradizione equestre gauchesca. Un salto di qualche decennio fino al 1987, quando la federazione mondiale organizzò i primi campionati del mondo, proprio a Buenos Aires.


Da allora i mondiali hanno luogo ogni tre anni e c’è un dato che fa dell’Argentina un big: tre delle sette edizioni sono state vinte dalla rappresentanza di Buenos Aires. Inoltre, dopo Stati Uniti e Inghilterra, è l’Argentina a vantare il numero più alto di titoli individuali. Poi c’è il territorio, che fa dell’Argentina il Paese che esporta cavalli da polo a Usa e Gran Bretagna. Se inizialmente gli estancieros di fine Ottocento addestravano e montavano cavalli più o meno selvaggi, oggi la razza argentina è la migliore per la monta da polo, tant’è che un capo può arrivare a costare 200mila euro.

Ed è anche per questo che l’Argentina ha saputo coltivare una storia di successo a livello globale. È ormai riconosciuto che argentine sono le squadre migliori del mondo e argentini sono gli atleti con gli handicap più alti. L’handicap è l’unità di misura che ‘accerta’ l’abilità di un giocatore e si valuta attraverso una scala che va da -2 a 10. Possedere un handicap 10 significa avere conseguito la perfezione e non sono tanti i giocatori al mondo a poter vantare un simile livello.

polo argentina cambiaso


Dei nove titolati con handicap 10, otto sono argentini (l’altro è uruguaiano): Mariano Aguerre, Adolfo Cambiaso (considerato il miglior polista della storia), Juan C. Harriot, Alberto Pedro Heguy, Juan Martín Nero, Gonzalo Pieres, Facundo Pieres e Pablo Mac Donough.

cambiaso polo argentina


A quelle latitudini i migliori giocatori di polo vengono definiti ‘mercenari’, ma il tono non è dispregiativo. È di reale ammirazione, riconoscendo loro la possibilità di essere chiamati dai migliori club di Europa e Stati Uniti, portando in alto il nome del Paese, insieme ai super selezionati cavalli venduti in tutto il mondo. Ma, a differenza dei calciatori, in Argentina tornano con piacere per partecipare alla stagione primaverile dell’Emisfero sud, da settembre a dicembre.

argentina polo cambiaso


Non si può dire che il polo sia uno sport popolare, in termini di accesso. Senza dubbio conta la tradizione in familiare. “Se da bambino vedi tuo padre giocare, finirai a cavallo anche tu”, affermano gli addetti ai lavori. E, difatti, i migliori atleti hanno fatto muovere i ‘primi passi’ al cavallo a sei, sette anni di età.

Poco fuori Buenos Aires c’è una scuola per aspiranti ‘mercenari’. Ci arrivano da ogni parte del mondo per la necessaria formazione. Mediamente gli allievi sono una trentina di età varia e questo spiega che non è (ancora) una disciplina per tutti.

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