Da Genova sono partiti e a Genova ritornano. Una introduzione un po’ romantica per raccontare la proposta del Comune di Genova. Dalla città della Lanterna è partita una lettera indirizzata ai presidenti di Boca Juniors e River Plate, Daniel Angelici e Rodolfo D’Onofrio. Il comune, in sintesi, si mette a disposizione per ospitare l’ormai delicatissima (e infinita) finale di ritorno della Copa Libertadores.
Certo, a prima vista si tratta di ‘un’idea impossibile’, una eventualità del tutto remota sia dal punto di vista logistico che da quello procedurale. È difficile che la Conmebol autorizzi una finale addirittura fuori dal continente sudamericano, anche se sta pensando a uno stadio fuori dall’Argentina. Ma, al tempo stesso, è forte, soprattutto se interpretata da questa parte dell’Atlantico.
Come spiegato dallo stesso autore della lettera, il consigliere delegato allo Sport, Stefano Anzalone, è un richiamo alle origini dei club e un attestato di vicinanza da parte della città alle due storiche realtà. Genova e la Liguria sono sempre state un sinonimo di emigrazione italiana in Argentina. E non è un caso che il Boca Juniors sia la squadra ‘xeneize’.
Di seguito il testo completo della lettera.
Egregi Presidenti,
la nostra città, vicina in modo storico, culturale e sportivo a Buenos Aires, sente moto profondi e indissolubili i legami con i Vostri due prestigiosi Clubs fondati da nostri conterranei emigrati dall’Italia in Argentina agli albori del ‘900, e ad oggi gemellati con le nostre due squadre Genoa e Sampdoria.
I fatti dolorosi che ci hanno ultimamente colpito, hanno risvegliato un profondo senso di comunità e di riscoperta delle nostre radici; pertanto in qualità di Consigliere Delegato allo Sport del Comune di Genova, sono lieto di comunicarVi che la nostra città è onorata e si rende disponibile ad ospitare questa importante e prestigiosa garadi Finale di Coppa e derby della Capitale Argentina.
Grato per la vostra attenzione resto a disposizione per ogni Vostra necessità.