Da chef a eroe ‘bi-nazionale’. È andata più o meno così a Mauro Colagreco, lo chef argentino che ha ottenuto la terza stella Michelin in Francia. È, infatti, il primo straniero a raggiungere questo livello nell’Esagono. E, in più, l’evento è stato celebrato anche in Abruzzo, per la precisione a Guardiagrele.

Pur essendo nato a La Plata nel 1976, la sua famiglia è originaria del paese della provincia di Chieti: nel 2017 il comune gli ha anche concesso la cittadinanza onoraria. Peraltro in Italia è noto anche per essere stato, nel 2016, giudice nel programma televisivo Top Chef Italia. Ma è soprattutto in Argentina che la notizia del suo talento ha avuto il giusto risalto.

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“La cucina di Mauro Colagreco è autosufficiente, un inno unico e quotidiano alle piante aromatiche, ai fiori, alle verdure del suo orto e agli agrumi.. Il resto lo fa la sua ispirazione che gli permette di andare al di là di stagioni e regioni. La garanzia di una esperienza senza paragoni”, è la motivazione del prestigioso riconoscimento.


Dopo gli studi in Argentina per la qualifica di chef, Colagreco si è trasferito in Francia collaborando con nomi importanti del panorama gastronomico francese. Poi la decisione di fondare il suo ristorante Mirazur a Mentone e, in meno di un anno, la prima stella Michelin.



Il Mirazur è stato quasi subito inserito nella lista dei cinquanta migliori ristoranti del mondo. Nello stesso periodo, Colagreco è stato anche nominato Chef dell’anno da Gault&Millau. Anche in questo caso si è trattato del primo chef non francese a ricevere questo titolo. Nel 2012, la seconda stella Michelin.

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Mauro Colagreco ha imposto uno stile proprio nell’interpretazione delle materie prime e nel contrasto dei sapori. Stile che lui sintetizza in questo modo: “Io sono un cuoco argentino, con radici italiene e con un ristorante in Francia. La mia non è cucina argentina né italiana né francese, ma mediterranea, molto personale, influenzata da alcuni prodotti dell’America Latina”.


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