Un vino argentino, una dura selezione – francese – e un responso che dà prestigio alla produzione vinicola nazionale che – e questo ormai è un dato anche in Italia – continua a mostrare con orgoglio i suoi progressi. L’ultima buona notizia per le botti argentine arriva dall’Unione degli enologi francesi che, per la prima volta, ha incoronato un vino argentino come il migliore rosso del mondo. A dare ancora più ‘ebbrezza’ al riconoscimento è che non si tratta di un Malbec (da sempre eccellenza dell’Argentina) ma un Cabernet sauvignon.

A essere onorato è La Mascota cabernet sauvignon 2016 che sulla sua ‘carta d’identità’ presenta due dati di rilievo. Il primo è l’essere ‘figlio’ dell’enologo Rodolfo “Opi” Sadler, il secondo è territoriale essendo ‘nato e cresciuto’ a Maipú, nella provincia di Mendoza, precisamente nella località di Cruz de Piedra.


Come spiegano i vertici dell’azienda mendocina La Mascota cabernet sauvignon nasce da un processo di raccolta manuale con selezione scrupolosa dei grappoli. Il periodo di fermentazione, con lieviti naturali, è di 25 giorni con macerazione a 23/25 gradi. Prima di essere imbottigliato, riposa quindici mesi in botti nuove di querce francesi e americane.

Poi, occhio, olfatto e palato. Viene descritto come di colore rosso intenso con tinte violacee, con sentori di ribes e marmellata di lampone e vaniglia. E, aggiungono, possiede un tocco elegante di pepe ‘asado’ e cioccolato. Di entrata dolce alla bocca, con tannini intensi e un finale piacevole e persistente. Il prezzo: all’incirca 500 pesos che, a seconda del momento finanziario, corrispondono a 15/18 euro.

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