Nuovi numeri positivi sull’export del vino argentino, che continua la sua avanzata sui mercati esteri, forte anche della svalutazione del peso. Nel solo mese di febbraio l’esportazione di vino imbottigliato è aumentata del 22,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2020.

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Considerando le vendite all’estero di gennaio e febbraio l’incremento è del 12 per cento sul primo bimestre dello scorso anno, secondo i dati forniti dall’istituto nazionale di vitivinicoltura dell’Argentina.

La crescita, segnalano gli addetti ai lavori, interessa tutte le categorie, compresi i vini spumanti che avevano sofferto difficoltà nel 2020. In termini di vendita Fob, nei primi due mesi dell’anno in corso il valore ha raggiunto i 110 milioni di dollari, in aumento dell’8,3 per cento sullo stesso segmento di anno del 2020.


I paesi di destinazione a mostrare l’incremento in termini di volume e valore risultano, nell’ordine, Stati Uniti, Canada, Brasile e Paraguay.

Difficoltà, invece, si segnalano sulla vendita di vino in botti, determinate dalla diminuzione dell’offerta esportabile per ridotti stock disponibili, con migliori aspettative sulla nuova vendemmia. Tuttavia, il vino argentino, imbottigliato o in botti, ha visto crescere di quasi il 2 per cento il suo valore Fob.

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