L’export di vino argentino torna a crescere. È il dato che emerge dall’analisi delle movimentazioni del mese di giugno, nelle analisi diffuse dall’istituto nazionale di vitivinicoltura dell’Argentina. Giugno ha registrato un aumento del 47 per cento nel valore portando a un semestre record in termini di ingresso di valuta con 432 milioni di dollari. Si supera del 18 per cento il semestre dell’anno precedente, ma anche il record finora registrato, quello della prima metà dell’anno 2012.

vino argentino export primo semestre 2021

In termini di volume dell’export, invece, l’aumento nel primo semestre del 2021 sullo stesso periodo del 2020 è stato dell’8,6 per cento. Per il solo mese di giugno si tratta di 216.443 ettolitri di vino imbottigliato, crescendo del 24,7 per cento sull’anno precedente, che hanno compensato la diminuzione del 14,7 per cento (102.218 ettolitri venduti) del vino in botti.

Nel primo semestre del 2021, tuttavia, nel complesso si registra una diminuzione dei volumi di vino argentino esportati del 15,9 per cento rispetto alla stessa frazione dell’anno precedente. Con precisione, sono 173,7 milioni di litri, quasi 33 milioni in meno. Di questi, 107,5 milioni (corrispondenti al 61,9 per ccento del totale), sono di vino imbottigliato, che aumenta del 13,8 per cento. Il vino in botti, invece, è la restante parte e, con i suoi 66,2 milioni di litri, segna una caduta del 40,9 per cento.


Nel periodo considerato i principali mercati esteri di destinazione del vino argentino sono, nell’ordine, Stati Uniti, Regno Unito, Cina, Brasile, Paraguay, Messico, Paesi Bassi, Germania, Russia e Svizzera. Il tutto beneficiato dall’aumento del prezzo medio per litro, aumentato del 6,3 per cento per il vino imbottigliato e del 62 per cento per quello in botti.

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