Competencia oficial, a leggere le critiche non poteva andare meglio alla 78esima Mostra del cinema di Venezia. Dell’ultimo lavoro dei registi argentini Mariano Cohn e Gastón Duprat si parla come di un film tra i più divertenti e intelligenti dell’anno, che ha convinto la sala. Anche perché è una commedia sul mondo del cinema, mescolando intelligenza e umorismo. Il cinema che, in un certo senso, prende in giro se stesso. Ma, assicurano le recensioni, in modo molto raffinato, usando la risata per essere spietato con la realtà.
Non è la loro prima al Lido, dove erano già arrivati nel 2016 con la commedia drammatica Il cittadino illustre (El ciudadano ilustre), il cui protagonista Oscar Martínez ha ottenuto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.
Nella loro nuova fatica il tutto è affidato a attori protagonisti del calibro di Penélope Cruz e Antonio Banderas in un cast che vede anche Oscar Martinez, Irene Escolar, Melina Matthews, Pilar Castro, Manolo Solo e Carlos Hipólito. Competencia oficial racconta di un ricco imprenditore che vuole realizzare un film memorabile. Gli serve un cast stellare e decide di reclutare la nota regista Lola Cuevas (Penélope Cruz), l’attore di Hollywood Félix Rivero (cioè Antonio Banderas) e l’attore di teatro Iván Torres (Oscar Martínez).
Tra i due attori, però, non c’è sintonia e il loro ego è tanto grande quanto il loro talento. La regista escogita delle singolari prove attraverso le quali Félix e Iván si dovranno confrontare l’uno con l’altro, ma anche con il proprio bagaglio personale.
Quella di Mariano Cohn e Gastón Duprat è una coppia che funziona, che ha dato ampia prova già con i precedenti lavori. Entrambi nati nella provincia di Buenos Aires (il primo a Villa Ballester il 1 dicembre del 1975, il secondo a Bahía Blanca l’8 dicembre del 1969), di cose insieme ne hanno firmate tante affermandosi anche oltre i confini dell’Argentina.
L’esordio al cinema è arrivato nella veste di documentaristi, producendo e dirigendo i lungometraggi Enciclopedia (1998), co-diretto da Adrián De Rosa e Yo Presidente (2003), contenente interviste ai presidenti argentini Raúl Alfonsín, Carlos Menem, Eduardo Duhalde e Néstor Kirchner.
I primi lavori della coppia Cohn-Duprat sono stati nella videoarte e nel cinema sperimentale. Tra questi, El hombre que murió dos veces (1991), Un día más en la tierra (1993), Camus (1995), Circuito (1996), Venimos llenos de tierra (1998), Soy Francisco López (2000), Veinte doce (2001) e Hágalo usted mismo (2002).
C’è anche tanta televisione nel percorso di Mariano Cohn e Gastón Duprat, creando format, anche esportati, come il longevo Televisión Abierta, Cupido, El gordo Liberosky, Cuentos de terror. Cohn e Duprat hanno inoltre fondato e diretto due canali televisivi pubblici: Ciudad Abierta (2003-2005), canale della capitale Buenos Aires, e Digo (2012) per la provincia di Buenos Aires.
7 film famosi girati a Buenos Aires: da Madonna a F.F. Coppola e Will Smith. E un Oscar
