Non è solo un lutto per l’Argentina, è tutto il mondo a perdere il padre della ragazzina solo apparentemente svampita ma tanto contestatrice e riflessiva. Nella mattina del 30 settembre, a 88 anni, è morto Quino, pseudonimo di Joaquín Salvador Lavado Tejón. Ad annunciarlo è stata Kuki Miller, sua editrice di Ediciones De la flor, con cui ha pubblicato gran parte della sua celebre, magnifica opera. “Lo piangeranno tutte le persone buone nel nostro paese e nel mondo”, ha aggiunto il suo ex editore Daniel Divinsky.

morto quino padre di mafalda Joaquín Salvador Lavado Tejón

Quino era nato a Mendoza il 17 luglio del 1932, anche se all’anagrafe risulta nato il 17 agosto. Era figlio di immigrati spagnoli originari dell’Andalusia. In famiglia, sin dalla nascita, venne chiamato Quino per distinguerlo dallo zio Joaquín Tejón, pittore e disegnatore pubblicitario.

Il caso vuole che il suo decesso sia avvenuto il giorno dopo i 56 anni della nascita di Mafalda, la creazione che lo ha reso trai più grandi della fumettistica mondiale di tutti i tempi.



Durante l’adolescenza rimase orfano di madre e di padre e, terminata la scuola dell’obbligo, nel 1945 si iscrisse alla Scuola di Belle arti di Mendoza ma la abbandonò due anni dopo. L’anno successivo riuscì a vendere il suo primo fumetto di pubblicità a un negozio di tessuti.

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Nel 1962 realizzò la sua prima mostra in una libreria di Buenos Aires e l’anno successivo pubblicò il suo primo libro “Mundo Quino” che raccoglie vignette mute. Ma il 1963 è da ricordare soprattutto per la nascita di Mafalda.

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La genesi della piccola-grande bambina è decisamente insolita ma parecchio nota. Doveva servire per pubblicizzare una marca di elettrodomestici, la Mansfield, il cui logo conteneva una M e una A (da cui Mafalda, una bambina piena di idee per migliorare il mondo). Quino non fece quella campagna pubblicitaria ma gli restarono alcune strisce. Da allora il successo di Mafalda non si è più fermato.

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