Il fondo emiratino Investment Corporation Dubai (Icd) ha acquisito in queste ore da Corporación América, attraverso il veicolo Mataar Holdings 2 BV, il 25 per cento del capitale di Corporación América Italia, che a sua volta detiene il 62,8 per cento di Toscana Aeroporti, società di gestione degli aeroporti di Firenze e Pisa. Nel rendere nota l’operazione, Corporación América Airports Sa e Investment Corporation of Dubai affermano in un comunicato che le due società “hanno sottoscritto un accordo di cooperazione finalizzato a mettere in comune le rispettive competenze per eventuali future acquisizioni, in via principale, nel settore delle infrastrutture aeroportuali in Italia, Europa Orientale (esclusa la Russia) e Medio Oriente”. Corporación América, fondata dall’imprenditore argentino di origine armena Eduardo Eurnekian, è un gruppo argentino tra i più importanti player di gestioni aeroportuali. È stato in passato azionista della Società Esercizi Aeroportuali (Sea), municipalizzata del Comune di Milano che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, ed è oggi presente nel capitale dell’aeroporto di Trapani Birgi.

Martín Eurnekian

Il 27 luglio Toscana Aeroporti ha presentato il piano di investimento di 37 milioni per l’ampliamento del terminal di Pisa, alla presenza del direttore centrale vigilanza tecnica dell’Enac Roberto Vergari, del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, del sindaco di Pisa, Michele Conti, del vicepresidente di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi, dell’ad di Toscana Aeroporti, Gina Giani, e del Ceo di Corporación América Airports, Martín Eurnekian (nipote del fondatore Eduardo). Il progetto di ampliamento del terminal di Pisa, firmato dall’architetto David Perri, prevede la realizzazione di una prima fase di interventi per aumentare la capacità aeroportuale del terminal fino a 6,5 milioni di passeggeri annui. Al termine di questa prima fase, la superficie totale del terminal passerà da 35.900 a 63.800 mq.




Eduardo Eurnekian

Il presidente Enrico Rossi ha salutato positivamente l’iniziativa e ha ribadito il proprio sostegno al progetto di ampliamento dell’aeroporto fiorentino, che necessita di un allungamento delle piste, fortemente osteggiato dagli enti locali circostanti lo scalo e da uno schieramento politico trasversale al centrodestra e al centrosinistra. Rossi ha inoltre messo in guardia la classe dirigente regionale circa il rischio che i passeggeri dell’area fiorentina possano in futuro, complice l’alta velocità ferroviaria, essere attratti dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna (terzo scalo italiano per traffico passeggeri).

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