Dal ‘campo’ una ventata di ottimismo per l’economia argentina. Per effetto dell’aumento dei prezzi delle commodity, agricoltura e allevamento porteranno divise straniere per 31 miliardi di dollari nel 2021. È la stima della Fundación Mediterránea con sede nella città di Córdoba. Rispetto al 2020, che dovrebbe chiudere a 26,5 miliardi di dollari, è un aumento del 17 per cento.

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Le previsioni, contenute in un rapporto intitolato “Crucial aporte de agrodólares a las exportaciones de 2021” che sottolinea l’importanza del settore nell’intera economia nazionale, segnala che la superficie seminata delle due principali colture, mais e soia, non vedrà differenze sostanziali rispetto alla campagna precedente.

Lo scenario dell’agricoltura potrebbe essere ancora più confortante nel caso di minore siccità rispetto all’anno in corso e nel caso in cui i prezzi sui mercati internazionali dovessero continuare a registrare la tendenza attuale. Così, l’ingresso di moneta ‘pesante’ in Argentina arriverebbe alla cifra di 36,7 miliardi di dollari.


Di sicuro, tra gli altri fattori, soprende e conforta il trend al rialzo della soia sull’importante mercato di Chicago che lo scorso venerdì 18 gennaio ha raggiunto la quotazione di 447,5 dollari per tonnellata, il valore più alto in sei anni e mezzo.

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