Alberto Fernández cerca di tranquillizzare il Fondo monetario internazionale, tra i principali creditori dell’Argentina. Fernández, che si insedierà alla Casa Rosada il 10 dicembre, ha presentato all’istituto di Washington un piano che spiega come il suo esecutivo intende rispettare gli impegni che Buenos Aires ha con i creditori.

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Il documento, basato sulle previsioni di crescita, senza ulteriori tagli alla spesa e con una proposta di accordo di pagamento sostenibile, è stato trasmesso al neo direttore, Kristalina Georgieva. Secondo il presidente eletto, si tratta di “un piano economico che ci permetterà di crescere e rispettare gli obblighi che l’Argentina ha assunto con voi e con il resto dei creditori”.

“Vogliamo assumere un impegno che saremo in grado di rispettare”, ha aggiunto riferendosi all’idea di ristrutturazione del debito da 57 miliardi di dollari contratto dal governo del presidente uscente, Mauricio Macri.



Georgieva ha definito la conversazione come “molto costruttiva” ribadendo la già anticipata “disponibilità del Fmi a collaborare”. “Abbiamo parlato dell’economia argentina e della visione del signor Fernandez riguardo le principali sfide che dovrà affrontare il paese in futuro”, ha dichiarato, augurandosi per l’Argentina l’inizio di un percorso di “crescita sostenibile” e di “sviluppo sociale”.

Tra le principali preoccupazoni del Fondo monetario, che non mancheranno di manifestarsi nei prossimi mesi, c’è quella di un maggiore equilibrio fiscale e dei conti pubblici. Alla base anche la previsione del Fmi di una diminuzione del prodotto interno lordo del 3,1 per cento nel 2019 e dell’1,3 per cento nel 2020. Sul punto, Fernandez ha però chiarito che “nella situazione in cui si trova l’economia argentina attualmente è impossibile proporre ulteriori tagli fiscali”.

Debito, “l’Argentina non in grado di onorare le scadenze del 2020”

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