In Italia la Toscana continua a essere una regione di grande interesse per gli imprenditori argentini. Oltre a Corporación América della famiglia Eurnekian che controlla Toscana Aeroporti (la società di gestione degli scali di Firenze e Pisa), un altro ‘peso massimo’ dell’imprenditoria argentina investe nuovamente nella regione. Alejandro Bulgheroni, petroliere il cui patrimonio è valutato da Forbes in tre miliardi di euro e in vetta alla lista delle imprese più influenti in Argentina, era già sbarcato anni fa nel settore vitivinicolo con marchi di pregio e grande qualità.

Quest’estate, in quella che sembra sempre più una storia d’amore che un semplice (e redditizio) investimento, Bulgheroni ha deciso di rilanciare investendo cifre importanti: dopo il Chianti e Montalcino, punta ora su Bolgheri.


Il nipote dell’emigrato italiano aveva acquistato, nella parte meridionale dell’area nota per la produzione del “Super Tuscan” Sassicaia (considerato il miglior vino rosso del mondo), due tenute, la Maraviglia e Le Colonne, per un totale di 93 ettari di vigneti. E ora ha presentato il progetto per una mega cantina d’autore, che troverà posto in una cava di arenaria abbandonata da decenni. Nei suoi progetti attirerà per eventi e degustazioni flussi importanti del turismo del vino, un turismo cosmopolita di elite economicamente importante.

La cantina Frescobaldi, vicino Firenze, è stata antesignana di questo concetto e i numeri del suo successo hanno certamente pesato nelle valutazioni di Bulgheroni. Non a caso l’iniziativa ha fatto registrare il pieno sostegno del presidente della Regione, Enrico Rossi, e del sindaco di Castagneto Carducci, Sandra Scarpellini, ai quali non è sfuggita l’importanza della opportunità di attrarre nuovi flussi turistici in un’area che, enologicamente parlando, è cresciuta ai livelli di Montalcino e continua ad attrarre consumatori e investitori.


In questo caso, inoltre, l’intervento rappresenta anche una riqualificazione ambientale completa di un sito industriale abbandonato. Le autorizzazioni necessarie sono pronte. Il progetto, che costerà 15 milioni di euro, sarà firmato dall’architetto toscano Bernardo Tori.

Negli ultimi sei anni l’imprenditore argentino ha acquistato estensioni importanti. Nel Chianti classico senese ha acquisito, nel 2012 da un gruppo svizzero, la tenuta Dievole di Castelnuovo Berardenga, di 157 ettari, e l’ha rilanciata con grande successo grazie a un rapporto vantaggioso qualità/prezzo dei suoi prodotti. In azienda il preesistente agriturismo è stato trasformato in un hotel di lusso con 28 camere e due piscine, che si affacciano sui filari delle viti: questo tipo di struttura ricettiva in Toscana sembra conoscere una crescita senza interruzioni. Nella zona di Montalcino ha invece rilevato Podere Brizio e Poggio Landi, dove si producono Burnello e Rosso di Montalcino di grande qualità.

Oggi gli investimenti in Toscana rappresentano circa un terzo degli investimenti totali dell’ingegnere 74enne albiceleste, che da tempo ha deciso di diversificare le proprie attività rispetto al petrolio e ha deciso di dedicarsi al food: vino (in Italia, California, Sudamerica, Australia), ortofrutta (Patagonia) e olio (Argentina e Uruguay). Bulgheroni dichiara apertamente il suo amore per l’agricoltura e per l’Italia. A trasformare i suoi progetti in realtà ci pensa Stefano Capurso, manager esperto del settore, amministratore delegato di Alejandro Bulgheroni Group Italia.

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