Un primo sollievo per il bilancio statale dell’Argentina. Nei primi due mesi del 2019, si registra un avanzo di oltre 23 miliardi di pesos (516 milioni di euro circa). Si tratta di una notizia positiva anche nei rapporti tra Buenos Aires e il Fondo monetario internazionale che, nell’ambito dell’accordo ‘Stand by’, ha chiesto all’esecutivo Macri maggiore rigore nella spesa pubblica e un inizio di riduzione del passivo dello Stato.

Nel mese di febbraio le entrate sono state superiori alle spese correnti per circa 6 miliardi e 700 milioni di pesos (circa 147 milioni di euro). Si tratta del primo risultato positivo registrato nel primo bimestre dell’anno dal 2012 a oggi e un primo passo verso una condizione di pareggio di bilancio, che è tra gli impegni assunti col Fmi.

Ciononostante, l’erario argentino è costretto alla prudenza. Come fa notare il quotidiano economico Ambito Financiero, i prossimi mesi sono quelli in cui riprendono con maggior vigore le spese. Quanto accumulato nel primo bimestre 2019 servirà come riserva per assorbire le maggiori uscite previste. Inoltre, considerando il periodo di recessione, le entrate fiscali in termini reali sono destinate a calare.


Una previsione arriva dall’agenzia di analisi economica Ecolatina: il risultato primario entro la fine del 2019 dovrebbe portare il deficit dell’Argentina a quota 0,5 per cento sul Pil.

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