L’Argentina riuscirà a raggiungere una crescita del 6,4 per cento nel 2021. È la stima della Banca mondiale, spiegata nel nuovo rapporto semestrale sulle prospettive economiche di America Latina e Caraibi. La previsione, dunque, risulta rivista al rialzo rispetto all’ultimo calcolo dell’organismo multilaterale, che in precedenza parlava di un pil in aumento del 4,9 per cento nell’anno in corso.

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Secondo gli analisti della Banca mondiale, a determinare una maggiore crescita sarà la ripresa della capacità produttiva del paese dopo il calo registrato nel 2020. L’ultimo dato ufficiale dell’Indec, il locale istituto nazionale di statistica, ha chiuso il bilancio dello scorso anno indicando la perdita di pil, conseguenza di recessione prima e pandemia poi, al 9,9 per cento.

Tuttavia, il recupero dell’economia argentina sarà solo parziale giacché per un ritorno ai livelli precedenti alla pandemia, aggiunge la World bank, bisognerà attendere il 2023. E considera fondamentale, ai fini della ripresa economica, che Buenos Aires raggiunga un accordo con il Fondo monetario internazionale sulla ristrutturazione del debito. Su questo lo stesso Fmi ha recentemente segnalato “progressi” nei non facili negoziati.



Secondo gli autori del rapporto della Banca mondiale, difatti, un accordo su un nuovo programma con il Fmi “porterebbe a sostenibilità fiscale e rafforzerebbe le riforme per la crescita a lungo termine contribuendo a rinnovare la fiducia, a ridurre il rischio sovrano favorendo il ritorno ai mercati e la ripresa degli investimenti”.

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