Doccia fredda per l’Argentina, ancora sul piano economico. Secondo il Fondo monetario internazionale, nel 2019 la sua economia sarà una di quelle che vedrà la maggiore contrazione. L’istituto di Washington prevede, difatti, un arretramento dell’1,6 per cento. Un dato lontanissimo dalla stima di una crescita mondiale del 3,7 per cento.
È la sintesi delle previsioni che il Fmi ha argomentato nell’ultimo World Economic Outlook. Stando così le cose, l’Argentina si troverebbe relegata al 188esimo posto nella classifica mondiale sulle performance economiche.
Per l’Argentina, il Fondo monetario stima una caduta dell’attività economica dell’1,62 per cento per l’intero 2019. Una previsione che accosta Buenos Aires ad altri paesi in fondo al ranking mondiale, quelli che, secondo il Fmi, saranno in certa recessione: Barbados (-0,1 per cento), Nicaragua (-1), Porto Rico (-1,15), Sudan (-1,9), Guinea Equatoriale (-2,61), Iran (-3,61), Sud Sudan (-4,61) y Venezuela (-5).
Maurice Obstfeld, direttore del dipartimento Studi del Fmi, spiega che nelle economie dei paesi emergenti e in via di sviluppo la graduale rigidità della politica monetaria Usa, sommata alle incertezze commerciali e, nel caso specifico di paesi come Brasile, Turchia e la stessa Argentina, porta alla diminuzione dell’affluenza di capitali e alla perdita di valore della moneta locale, scoraggiando i mercati. Ad aggravare la situazione argentina, inoltre, gli alti livelli di debito pubblico e delle imprese.
