Un recente rapporto della Sociedad Rural Argentina, principale ente di riferimento delle imprese impegnate in agricolutra e allevamento, elaborato sui dati dell’Organizzazione mondiale del commercio, indica l’Argentina come terzo esportatore netto di alimenti a livello mondiale. Una performance nazionale che ricorda i fasti dell’era del ‘granaio del mondo’.
Si tratta di un indicatore che riveste una importanza non solo economica e finanziaria, ma anche sociale. Evidenzia, difatti, il potenziale strategico di ogni paese nella possibilità di produrre alimenti per la propria popolazione e per quelle di altri paesi. Indica anche ruolo e importanza di commercio, investimenti nel settori come elemento di stabilità economica.
Alla base del rapporto gli ultimi dati certi, del 2017, e indicano il Brasile come primo esportatore di alimenti a livello mondiale, con un netto di 76 miliardi di dollari. A seguirlo, parecchio distante, è un ‘piccolo’ paese europeo, l’Olanda che di miliardi di dollari ne ha totalizzati 33.
Come rilevano gli esperti, difatti, il dato dei Paesi Bassi è influenzato dalla enormità operativa del porto di Rotterdam, che funge da porto di uscita ma anche di entrata delle stesse derrate, contabilizzando per olandesi anche esportazioni di altri paesi che transitano da Rotterdam.
Poco più dell’Argentina con i suoi 32 miliardi di dollari. Ma le aspettative sul saldo 2018, internazionalmente riconosciuto, sono elevate, da secondo posto a livello mondiale. L’export netto di alimenti dell’Argentina non dovrebbe difatti essere inferiore ai 37,4 miliardi di dollari, cioè il 61 per cento del valore delle esportazioni totali del paese. A conferma del ruolo strategico del settore nell’economia argentina.
Esportazioni nette di alimenti, 2017 – La top ten mondiale
- Brasile – 76 miliardi di dollari
- Olanda – 33 miliardi
- Argentina – 32 miliardi
- Canada – 27,7 miliardi
- Australia – 25,7 miliardi
- Indonesia – 25,6 miliardi
- Tailandia – 25,2 miliardi
- Nuova Zelanda – 22,5 miliardi
- Cile – 14,1 miliardi
- Ucraina – 13,7 miliardi
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