L’Argentina onorerà i prossimi pagamenti al Fondo monetario internazionale. È l’impegno che il ministro dell’Economia, Martín Guzmán, ha assunto personalmente con la numero uno del Fmi, Kristalina Georgieva, a margine del G20 dell’Economia a Venezia.

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Martín Guzmán con l’omologo italiano, Daniele Franco

Le due parti si sono confrontate sulla volontà e l’interesse del governo argentino nel proseguire i suoi sforzi col Fmi in buona fede e a onorare le incombenze nonché sulla possbilità che l’organismo finanziario migliori le condizioni compatibilmente allo stato attuale dell’economia del paese.

In sostanza, l’Argentina si è impegnata a versare nei tempi stabiliti ipagamenti dei prossimi settembre e dicembre, entrambi da 1,810 miliardi di dollari. Inoltre, nel caso in cui non si dovesse arrivare prima all’accordo di ristrutturazione del debito pendente, a marzo del 2022 Buenos Aires provvederebbe alla liquidazione dei 4,039 miliardi di dollari corrispondenti alla prima quota di capitale del maxi prestito stand-by da oltre 44 miliardi elargito al governo di Mauricio Macri nel 2018.


Stando alle informazioni trapelate dopo l’incontro tra Martín Guzmán e Kristalina Georgieva, il Fondo monetario, dal canto suo, si impegna a sostenere gli sforzi dell’esecutivo argentino nella predisposizione di una sorta di documento di intenti propedeutico a un eventuale nuovo accordo Extended Credit Facility con le migliori condizioni e regime di interessi possibili.

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Martín Guzmán e Kristalina Georgieva

È evidente che si tratta di ‘lavori preparatori’, colloqui e impegni diretti alla formazione dell’orientamento del board dell’istituto, organo che sarà chiamato ad approvare l’eventuale accordo finale prima del marzo del 2022. Il clima dei negoziati è sereno, come sottolineato dalle parti in diverse occasioni, sebbene in assenza di previsioni sui tempi di chiusura. E ciò accade nonostante, in Argentina, all’interno della maggioranza di governo siano evidenti i contrasti tra l’ala moderata e quella che fa riferimento alla ex presidente, Cristina Fernández in merito alla strategia da portare avanti nei negoziati.

Vi è tuttavia una certezza tecnica, evidenziata dallo stesso Fmi: il nuovo accordo non potrà prevedere tempi di rientro del debito superiori a dieci anni, ma una nuova intesa specifica sugli interessi consentirebbe al Tesoro argentino un risparmio tra gli 800 milioni e il miliardo di dollari per ogni anno.

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