In merito alla produzione di cereali, i dati diffusi dalla segreteria di governo per l’Agroindustria confermano una annata record per il grano in Argentina. La stagione 2018/2019 si chiude con 19.260.000 tonnellate prodotte, numeri record con un valore corrispondente di circa 4,4 miliardi di dollari. Di questi, tre miliardi sono il frutto di esportazione di tredici milioni di tonnellate.
La campagna del grano appena conclusa segna un aumento del 4,1 per cento rispetto alla precedente in occasione della quale si era raggiunto il totale di 18,5 milioni di tonnellate prodotte. Per il titolare della segreteria per l’Agroindustria, Luis Miguel Etchevehere, l’Argentina sta vivendo “la vera rivincita del grano”.
“Non ci sbagliavamo quando affermavamo che i produttori scommettono sul grano e sul paese. Grazie a loro e nonostante i disagi climatici, possiamo parlare del miglior raccolto della storia”. Dal governo sottolineano la ricaduta positiva sull’intero indotto e le possibilità concrete di rinascita economica dei territori coinvolti.
La performance agricola appare confortante anche in relazione ad altri cereali. Come l’orzo, il cui raccolto è aumentato, nello stesso periodo, del 35,3 per cento superando di poco cinque milioni di tonnellate. Il valore è di 1,2 miliardi di dollari, 750 milioni dei quali provenienti dall’export. Ugualmente, è risultata in aumento la superficie coltivata.
Il mais dovrebbe crescere del 2,3 per cento con prospettive di semina superiori a nove milioni di ettari di superficie adibita al cereale. Stessa previsione per la soia, con una intenzione di semina su 17,5 milioni di ettari che dovrebbe portare a un aumento di poco inferiore al 2 per cento. Aumento che è certo per il girasole che ha già visto crescere del 2,9 per cento la superficie seminata.
