C’è un aspetto, ulteriore, che accomuna l’Argentina all’Italia: la pressione fiscale. Stando a un recente report congiunto realizzato da Ocse, Banca interamericana di sviluppo, Cepal (la Commissione economica Onu per America latina e Caraibi) e Centro interamericano delle amministrazioni tributarie, è difatti il terzo paese nella classifica regionale dei più gravati dal fisco.

L’Argentina è preceduta da Cuba e Brasile. I contribuenti più ‘fortunati’ sono quelli di Guatemala, Repubblica Dominicana e Perù. Nel corso degli ultimi tre decenni nel Latinoamerica si è assistito a un ‘adeguamento’ del carico fiscale, avvicinandosi sempre più alla media Ocse.

argentina pressione fiscale


Nell’area latinoamericana e caraibica, la media dei tributi versati corrisponde al 23 per cento del prodotto interno lordo. Più alta nell’area Ocse, dove raggiunge il 34 per cento. Nei tre paesi a fondo classifica, la percentuale si abbassa notevolmente: Guatemala (12,6 per cento), Repubblica Dominicana (13,7) e Perù (16,1). I dati utilizzati sono del 2016, gli unici disponibili nella loro certezza. Percentuali che salgono, e parecchio, nei primi tre paesi del ranking: Cuba (41,7 per cento), Brasile (32,2), Argentina (31,3).


Se è vero che Cuba è da considerare un caso a sé stante date le particolari condizioni della sua economia, gli altri tre paesi che seguono in classifica presentano caratteristiche comuni. Brasile, Argentina e Uruguay, difatti, hanno tassi impositivi elevati, sia per i redditi di persone e imprese che per l’imposta sul valore aggiunto che grava sul consumo.

Qui si apre il tradizionale discrimine tra i vari ‘metodi’ di governo. Perché un livello impositivo elevato ha permesso agli Stati di finanziare maggiore spesa sociale ma gli effetti del carico fiscale variano da paese a paese. Ci sono casi di paesi economicamente forti che hanno funzionato meglio con un carico fiscale alto e altri che per garantire un buon livello di servizi non hanno fatto ricorso all’aumento della pressione fiscale. Ciò che conta, in sostanza, è il tipo di tributi e come l’amministrazione statale impiega, spende le risorse derivanti dal fisco.

Ciò che emerge nella regione latinoamericana è che il 23 per cento come media attuale deriva da un progressivo aumento nel corso degli anni. Negli anni Novanta in alcuni casi la pressione fiscale era addirittura più bassa di 16 punti.

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