La povertà in Argentina, che nel 2023 ha superato il 40 per cento, mette in evidenza un dato sorprendente: avere un lavoro regolare e stabile non garantisce di finire in condizione di povertà. Alla base, spiegano economisti e statistici, l’aumento continuo del paniere dei beni essenziali. Nel solo mese di agosto del 2023 la crescita è stata del 14,3 per cento, effetto dell’alta inflazione che soffoca il paese. Ma è il dato sugli ultimidue decenni a imporsi: il paniere dei beni essenziali in Argentina è aumentato del 39.660 per cento.

Il paniere dei beni essenziali in Argentina è aumentato del 39.660 per cento in 20 anni

L’economia argentina sta ultimamente presentando un paradosso. Il 2023 sarà l’anno con l’indice di povertà più alto degli ultimi 21 anni, quel 2002 figlio del collasso economico e sociale dell’Argentina nel 2001. La povertà aumenta nonostante il calo della disoccupazione, il 6,2 per cento della popolazione attiva, che è il dato più basso dal 2016. Succede perché salari e stipendi sono ‘prosciugati’ dal costante aumento dei prezzi.

>>>> Economia argentina, previsioni Ocse: la peggiore dei paesi del G20 nel 2023 e 2024


Tuttavia, l’inflazione non è la sola causa della povertà a fronte del caso della disoccupazione. L’Argentina, spiegano gli economisti, ha visto calare la sua produttività media negli ultimi 10-15 anni, portando gli ingressi ad adeguarsi alla produttività più bassa, diminuendo a loro volta. Questo, comunque, è un fenomeno da considerare secondario: la povertà, aggiungono gli esperti, è destinata ad aumentare con la crescita dell’inflazione. E su questo le prospettive del paese non sono confortanti (Inflazione in Argentina, “sarà la più alta del mondo nel 2024”. Perché salirebbe al 130 per cento).

TI POTREBBERO INTERESSARE