Le ultime giornate finanziarie hanno visto la conferma di una tendenza che sta penalizzando i titoli argentini. È Wall Street il mercato nel quale la caduta è pronunciata e ininterrotta, stando ai dati delle ultime due settimane. Le azioni delle società argentine quotate a New York, in modo particolare, dopo aver toccato un massimo venerdì 12 novembre, vivono un trend negativo che, spiegano gli analisti, è diretta conseguenza della situazione politica ed economica dell’Argentina.

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Il ministro dell’Economia, Martín Guzmán

Inizialmente i mercati hanno risposto positivamente al risultato delle elezioni politiche di medio termine, vinte dall’opposizione di centrodestra. Poi, però, due fattori hanno alimentato la sfiducia degli investitori. C’è, innanzitutto, il clima di incertezza politico-istituzionale, con il governo di Alberto Fernández privo della maggioranza in senato dopo il voto. È per questo che l’esecutivo ha lanciato un appello all’unità per affrontare i temi più urgenti per il paese, ma al momento una intesa è difficile, ha bisogno dei suoi tempi in un panorama politica eccessivamente polarizzato.

Ma attorno all’Argentina c’è anche lo ‘spettro’ finanziario legato al maxi debito con il Fondo monetario internazionale da quasi 45 miliardi di dollari. Sebbene, come chiarito dallo stesso Fmi, i negoziati proseguano “in modo costruttivo”, i punti fondamentali per un accordo di ristrutturazione sono ancora in discussione.


Il governo ha annunciato un piano economico pluriennale che tenga conto delle richieste dell’organismo da presentare al parlamento per l’approvazione. Qui, però, occorre un ampio consenso, non facile trattandosi di riforme, punto sul quale la distanza tra maggioranza e opposizione è notevole. E lo è anche all’interno della stessa maggioranza.

Tutti argomenti che lasciano mercati e investitori sul piano dell’attesa, della sfiducia, con ripercussioni evidenti sui titoli argentini. Sono soprattutto le azioni dei gruppi bancari e finanziari argentini a perdere valore. Se, difatti, per le altre azioni il calo del valore in dollari arriva al 12,7 per cento, per le banche si sfiora il 25 per cento. Da mercoledì 10 novembre, Banco Francés registra un -24,6 per cento, seguito da Grupo Galicia col -22,7 per cento. Le azioni di Banco Macro a Wall Street sono scese del 16,9 per cento e i titoli di Grupo Supervielle del 17,6

In questo scenario, anche il rischio paese dell’Argentina ritrova dinamiche negative. Per Jp Morgan è a 1.780 punti base sui titoli del Tesoro americano, raggiungendo il livello massimo dal 2020. L’interpretazione degli analisti è chiara, manifestando sfiducia sia verso la conclusione di un accordo col Fmi che verso il rispetto degli impegni successivi.

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