I produttori non ci stanno e valutano azioni contro la decisione del governo. La Federación agraria argentina parla espressamente di “forte malcontento” e del rischio che incombe su 500mila lavoratori del settore. Ma il governo non sembra cambiare idea sulla sospensione dell’export di carne per trenta giorni, una iniziativa che secondo lo stesso presidente, Alberto Fernández, ha una ratio sociale oltre che economica. Fuori luogo, invece, secondo gli addetti ai lavori.

blocco export carne argentina prezzi governo
Il presidente, Alberto Fernández

L’esecutivo di Buenos Aires ha scelto l’intervento diretto in uno dei settori chiave dell’economia nazionale, giustificato con la necessità di “ristabilire ordine ed equità. Il governo lamenta, dal suo punto di vista, l’aumento ingiustificato dei prezzi che sarebbe causa degli squilibri tra i volumi esportati e quelli immessi sul mercato interno. La decisione fa salve le partite già in corso di evasione.

“Visto l’aumento sostenuto del prezzo della carne bovina sul mercato interno, il governo ha deciso di attuare una serie di misure per regolare il settore”, sono le parole di Fernández. Nell’ultimo anno, tra aprile 2020 e aprile 2021, il prezzo di alcuni generi alimentari è cresciuto fino al 65,3 per cento. Rincari che lo stesso presidente ha definito “inspiegabile”. L’Argentina, tuttavia, è alle prese con l’aumento dell’inflazione dal 2018, con un ritmo che l’ha portata al 46,3 per cento all’ultima rilevazione dell’Indec, il locale istituto nazionale di statistica, con proiezione fino al 50 per cento a fine 2021.


Secondo l’esecutivo ai produttori conviene maggiormente piazzare i propri prodotti sul mercato internazionale che offrirli al consumo nazionale. Recentemente, inoltre, c’è stato un patto tra governo e la distribuzione, con la fissazione di prezzi massimi per diversi, ma non tutti, tagli di carne bovina. Tuttavia, delle 200mila tonnellate consumate in patria, solo ottomila beneficiano della calmierazione.

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L’Argentina è il quarto esportatore mondiale di carne bovina, dopo Brasile, Australia e India. Nel solo 2020, il paese sudamericano ha venduto all’estero prodotti di carne bovina per un valore di 3,37 miliardi di dollari, con la Cina principale cliente da diversi anni (Carne argentina, nuovo storico record dell’export. E la Cina ne cuoce l’80 per cento).

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