Il settore automobilistico in Argentina è in piena crisi. Ed è in questo scenario che si sviluppa il passo indietro della Brembo. Il mercato delle auto ha subito una contrazione del 50 per cento rispetto ai livelli dell’anno precedente con prospettive, almeno nel breve termine, poco rassicuranti. E nel primo quadrimestre 2019 la produzione nazionale di veicoli è scesa del 31,6 per cento, stando ai dati degli enti di settore. A questo si sono aggiunte una serie di decisioni, prese da grandi produttori, di rinunciare a progetti industriali o all’uscita di nuovi modelli.

L’italiana Brembo – fanno sapere i media argentini – cessa le sue attività dell’impianto di Barracas, a Buenos Aires, a partire dal 30 giugno prossimo. Decisione già comunicata al sindacato di categoria, Smata, e che vede coinvolti circa ottanta dipendenti.

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Secondo il quotidiano economico argentino Ámbito Financiero, le difficoltà dell’azienda sono cominciate da almeno due anni giacché la metà della sua produzione era destinata alla Ford Focus, modello che si è smesso di produrre in Argentina lo scorso aprile. Ad aggravare la situazione, poi, le nuove tendenze in fatto di acquisti più orientati verso marche e modelli che non impiegano componenti Brembo.


Secondo le indiscrezioni, tra la sede argentina della Brembo e la casa madre c’è stata la dovuta riflessione sulle possibilità di evitare la chiusura, di cui si parlava già lo scorso anno. Ma la caduta del mercato, oltre all’impossibilità di dare impulso a nuovi progetti, non hanno potuto evitare la scelta più drastica.

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Brembo va a sommarsi ad altre crisi del settore. Come quella della Metalpar, l’azienda più grande del paese di carrozzerie per autobus, che ha cessato la sua attività lo scorso febbraio.

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