Chiusa la borsa di Buenos Aires per il ponte del festivo del 24 marzo, è su altri mercati che l’economia argentina subisce un forte contraccolpo. Il rischio paese dell’Argentina, misurato da JP Morgan, sale del 10 per cento arrivando a 4.470 punti base, tra i massimi livelli degli ultimi vent’anni. A Wall Street, intanto, i titoli argentini registrano pesanti perdite.

Bonar 2024 cede fino al 4 per cento, Bonar 2037 il 3,9 mentre il buoni a 100 anni lasciano sul terreno statunitense l’1,9 per cento del loro precedente valore di mercato.

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Sul mercato argentino, dunque, l’attesa è per la riapertura di mercoledì 25 marzo, con uno scenario di incertezza determinato anche dalla restrizione delle attività economiche derivanti dalla ‘chiusura’ del paese in quarantena fino al 31 marzo. La misura è stata disposta lo scorso venerdì dal governo di Alberto Fernández al fine di contenere l’espansione del coronavirus. Nelle ultime ore, inoltre, lo stesso mandatario non ha escluso una successiva proroga del blocco, seppure attenutato da una serie di eccezioni.


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