Si fanno i conti dei danni della siccità del 2023 sull’agricoltura argentina e il settore dell’allevamento. L’export dell’intero settore agroindustriale è stato pari a 35,241 miliardi di dollari, perdendone quasi 19 miliardi rispetto al 2022, vale a dire una diminuzione delle vendite all’estero del 34,9 per cento. L’ultimo dato mensile, intanto, è quello di dicembre del 2023: 2,5 miliardi di dollari (-888 milioni su anno) ma registrando un incremento del 15 per cento sul mese precedente. È la sintesi del resoconto tracciato dal Consiglio agroindustriale argentino.

I danni della siccità del 2023 sull’agricoltura e l’allevamento in Argentina

Questi sono i numeri delle ferite inferte dalla lunga siccità che ha colpito l’Argentina durante lo scorso anno, la ragione che ha portato più volte il precedente governo a chiedere maggiore comprensione del Fondo monetario internazionale sull’adempimento delle misure contenute nell’ultimo piano finanziario di rientro del debito.

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Per l’agricoltura albiceleste la maggiore flessione nel 2023 è stata registrata dalla soia (-9,342 miliardi di dollari, diminuzione di oltre il 40 per cento), dal grano (-3,3 miliardi, vuol dire oltre il 70 per cento in meno dell’anno precedente) e dal mais (perdita di 3,1 miliardi). Al contrario, ha conosciuto un anno di crescita l’esportazione di pere e mele, patate e altre voci del settore ortofrutticolo. Sceso anche l’export del settore vitivinicolo, fermandosi a poco più di 810 milioni di dollari cioè quasi il 20 per cento in meno rispetto al 2022.

È di 3,117 miliardi di dollari il valore della carne bovina esportata nel 2023, rappresentando l’8,8 per cento dell’intero settore agroindustriale, e perdendo oltre il 17 per cento sull’anno precedente. Sorprende l’aumento delle carni suine, registrando un +53 per cento su anno.

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