Il negoziato tra Argentina e creditori internazionali per la ristrutturazione del debito vive il suo round finale dopo l’ultima proroga sull’offerta, che Buenos Aires ha esteso al 19 giugno. Nel frattempo è il Fondo monetario internazionale a esprimersi nuovamente sulla priorità manifestata dal principio dal governo argentino, la sostenibilità del debito.

È la numero uno del Fmi, in una intervista a El País, a dichiarare che riportare il debito estero a un livello sostenibile rappresenta per l’Argentina “un’opportunità” per uscire dalla volatilità economica che ha caratterizzato gli ultimi decenni.

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Secondo Kristalina Georgieva, l’Argentina ha una storia complessa, è un paese che ha attraversato cicli di boom e crolli durante decenni, che ha sospeso i pagamenti (del debito) per otto volte e che adesso affronta il nono default tecnico che speriamo non si concretizzi”. Georgieva considera “una opportunità” la possibilità di un accordo: “Quello che osserviamo oggi è un’opportunità affinché l’Argentina rompa con questo ciclo, e questa opportunità si deve basare sul ritorno del debito ad un livello sostenibile”.


Nonostante i precedenti rapporti non facili tra l’Argentina e il Fondo, Georgieva sottolinea l’istituto di credito internazionale è disposto oggi ad appoggiare politiche in grado di ridare al paese sudamericano stabilità macroeconomica sul lungo termine.

“L’Argentina è un paese con un grande potenziale economico, se faranno richiesta di un programma di aiuti lavoreremo duramente per appoggiare politiche che spezzino il ciclo di boom e riprese”. Dal canto suo, anche il ministro argentino dell’Economia, Martín Guzmán, ha voluto sottolineare “il lavoro costruttivo” che il governo Fernández sta portando avanti con l’istituto di credito multilaterale.

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