L’Argentina cercherà di ottenere più tempo per la restituzione dell’enorme credito ottenuto dal Fondo monetario internazionale. È la linea su cui lavora il governo di Buenos Aires, come confermato dal ministro dell’Economia, Martín Guzmán. Tra il responsabile economico dell’esecutivo guidato da Alberto Fernández e il direttore del Fondo, Kristalina Georgieva, ne hanno discusso a Roma a margine dell’evento “Nuove forme di solidarietà”, organizzato dalla Pontificia accademia delle Scienze sociali.

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La richiesta dell’Argentina è quella di dilatare i pagamenti, unica via possibile per non sottrarre risorse utili a riattivare l’economia nazionale. L’obiettivo, fissato in precedenza, di rientrare tra il 2021 e il 2023, segnala Guzmán, si fondava sulla condizione che l’accordo con il Fmi avrebbe ridato credibilità al paese nei mercati internazionali. “Questo, però, non è successo, e ora dobbiamo ragionare sul certo. Ed è certo che abbiamo bisogno di più tempo per rimborsare quanto pianificato tra il 2021 e il 2023”, conclude il ministro dell’Economia di Buenos Aires.

Dal canto suo, il Fmi, per bocca di Georgieva, ha manifestato il suo impegno a tentare “di stabilizzare” l’economia argentina che attraversa un momento “molto delicato”. “Stiamo monitorando da vicino le economie che crescono lentamente in America Latina e in particolare l’Argentina, che per la mia istituzione è in un momento molto delicato, importante. Si tratta di stabilizzare quell’economia e di rispettare le legittime aspettative della gente”, sono state le parole della numero uno del Fondo monetario.


In una nota diffusa poco dopo l’incontro tenuto presso l’ambasciata argentina a Roma, Georgeva ha sottolineato che il Fmi è “cosciente della difficile situazione socioeconomica che affronta l’Argentina” e “condivide pienamente l’obiettivo del presidente Fernández di stabilizzare l’economia, proteggere i più vulnerabili della società e garantire una crescita più sostenibile e inclusiva”.

In questo senso, ha aggiunto Georgieva, le misure adottate finora dal governo “vanno nella direzione giusta” di garantire “stabilità macroeconomica e proteggere i poveri”. L’obiettivo comune, ha concluso Georgieva nella nota, è quello di “vedere che l’Argentina torni a sollevarsi e che la crescita e l’occupazione tornino per il benessere di tutti gli argentini”.

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