Standard & Poor’s ha ridotto la valutazione del debito pubblico dell’Argentina in valuta estera portandolo al livello di default selettivo. È il primo effetto della decisione annunciata governo di Buenos Aires di sospendere per tutto il 2020 i pagamenti delle scadenze dei titoli in dollari in possesso di creditori privati e emessi sotto legislazione argentina. La decisione dell’agenzia di rating americana è legata al carattere di unilateralità della scelta dell’escutivo argentino determinando una situazione di “inadempienza contrattuale”.

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La valutazione di Standard & Poor’s traccia uno scenario simile, di sfiducia, anche per quanto riguarda i bond in valuta estera ma emessi sotto legislazione straniera avvertendo di non migliorare il suo rating fino a quando non verrà resa nota la strategia di ristrutturazione integrale del debito estero da parte dell’esecutivo.

Il ministro dell’Economia, Martín Guzmáan, però, difende e giustifica la scelta del governo Fernández sottolineando che la sospensione del pagamento delle scadenze dei bond emessi sotto legislazione locale “era contemplata all’interno del piano tracciato con l’obiettivo di recuperare la sostenibilità”. Questo, aggiunge, rientra nel “piano che punta a creare le condizioni per una ripresa del paese una volta lasciato alle spalle il durissimo contesto della pandemia”. E, conclude, il governo di Buenos Aires intende assicurare “un trattamento equo sia per il debito pubblico sotto legislazione argentina che sotto legislazione straniera”.



Intanto, a proposito di debito dell’Argentina, una analisi realizzata da un broker di Wall Street, Amherst Pierpont Securities, segnala che l’esecutivo non riuscirà a chiudere un accordo, nei prossimi due mesi, momento in cui le scadenze di bond sotto legislazione straniera cominceranno a essere troppo pesanti per quelle che sono le attuali condizioni delle riserve internazionali della Banca centrale argentina.

L’analisi, solo in parte specchio della sensazione del mercato, arriva a queste conclusioni dopo avere raccolto il parere di 71 investitori sulla ristrutturazione del debito di Argentina e Ecuador, altro paese della regione a rischio default. Non viene specificato se si tratta di investitori che hanno nel portafoglio titoli argentini ma, secondo il promotore, è una occasione per misurare le aspettative a Wall Strett rispetto al già complicato negoziato sul debito dell’Argentina che si carica di nuove incognite derivanti dalle conseguenze finanziarie della pandemia di coronavirus in corso.

L’impatto di pandemia e quarantena sull’economia argentina

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