L’economia argentina è la peggiore dei paesi del G20: è quanto affermano dall’Ocse, l’organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica, che ha rivisto al ribasso la stima relativa al paese sudamericano avvertendo che conoscerà la maggiore recessione nel 2023 e nel 2024 tra tutti i paesi membri. Secondo gli analisti dell’organismo parigino, difatti, nell’anno in corso l’Argentina subirà una perdita di prodotto interno lordo del 2 per cento mentre sarà dell’1,2 nel 2024. Parallelamente, è anche la Cepal, la commissione economica per America Latina e Caraibi delle Nazioni unite, a prevedere una perdita di Pil del 3 per cento.
La stime dell’Ocse: l’economia argentina è la peggiore dei paesi del G20
Nella previsione dell’Ocse, l’Argentina continua a soffrire anche sull’altro principale aspetto macroeconomico, quello dell’alta inflazione. Se il 2023 potrebbe chiudersi con un +118,6 per cento, la situazione potrebbe ulteriormente aggravarsi nel prossimo anno toccando il 121,3 per cento. All’interno del gruppo del G20, solo la Turchia, insieme all’Argentina, vive un lungo periodo di inflazione alta tuttavia in discesa nelle stime dal 52,1 per cento del 2023 al 39,2 dell’anno successivo. Inoltre, è la Germania l’altro paese che potrebbe registrare due anni consecutivi di recessione, ma il documento Ocse parla di un calo dell’economia dello 0,2 per cento per entrambi gli anni.
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La condizione argentina è opposto alle altre due grandi economie dell’America Latina: l’Ocse ritiene che nel 2023 il Brasile crescerà del 3,2 per cento e il Messico del 3,3 per cento. Come spiegano gli analisti, la crescita media mondiale è influenzata dalla non brillante performance dei paesi dell’Unione europea, a partire dalle difficoltà tedesche. Fuori dall’Ue, lo stesso Regno Unito crescerà dello 0,3 per cento nel 2023 e dello 0,8 nel 2024. Nel complesso, però, l’intero gruppo del G20 potrebbe raggiungere una crescita del Pil pari al 3,1 per cento, mentre quasi ovunque l’inflazione sarà in aumento.
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