È del novembre 2022 l’annuncio dell’Enel di lasciare l’Argentina, decisione illustrata nel piano industriale per il 2023 prevedendo anche l’uscita dai mercati di Perù e Romania. Nel successivo mese di febbraio, poi, l’altra notizia, quella relativa alle prime dismissioni degli asset nel paese sudamericano. Infine, l’indiscrezione che sembra cambiare tutto: l’Enel resta in Argentina?

Enel resta in Argentina? L’indiscrezione: “Incontro positivo dei vertici col presidente Milei”

Secondo la stampa argentina, il neo presidente, Javier Milei, nella giornata di lunedì 15 gennaio ha avuto un incontro con i vertici della società italiana tra i quali il direttore generale, Flavio Cattaneo, e altri alti dirigenti Enel tra i quali il direttore dell’area internazionale, Alberto de Paoli, e il country manager per l’Argentina, Claudio Cunha. Incontro che, presente anche il ministro dell’Economia, Nicolás Caputo, sarebbe avvenuto nell’aeroporto di Buenos Aires-Ezeiza, poco prima della partenza di Milei per l’Europa, per partecipare al Forum di Davos.

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Fonti dell’esecutivo di Buenos Aires hanno riferito alla stampa locale che i vertici dell’Enel starebbero valutando la possibilità di continuare a operare in Argentina. Ad aggiungere altro è il quotidiano economico albiceleste Ámbito Financiero secondo il quale “Milei è stato convincente” e i rappresentanti della compagnia italiana sarebbero “entusiasti” dopo avere ascoltato “le sue idee per recuperare il settore dell’energia elettrica, liberalizzare il mercato e regolarizzare quanto rimasto in sospeso nel passato”.

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Questo, continua la ricostruzione della stampa, potrebbe far sì che l’Enel riveda i precedenti piani relativi all’uscita dall’Argentina, determinata anche dalle politiche di intervento statale nel mercato dell’energia decise negli ultimi anni.

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