Sono 33,375 i miliardi di euro di ricavi registrati dall’Enel nel primo semestre del 2020, segnando una riduzione del 18,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019 quando la cifra era di 40,967 milardi. Sono i numeri contenuti nella relazione finanziaria al 30 giugno 2020 approvata il 29 luglio dal consiglio di amministrazione. Come spiega la nota stampa dell’Enel, la diminuzione è in parte conseguenza dei minori ricavi dai mercati finali, dovuti al calo delle vendite di energia elettrica in Spagna e Italia (mercato libero e mercato regolato) a causa dell’impatto dell’emergenza sanitaria globale che ha portato a una diminuzione dei volumi relativi ai clienti btb. Si vanno però ad aggiungere anche le dimamiche politiche ed economiche dell’Argentina.

L’Argentina, difatti, influisce sui minori ricavi da infrastrutture e reti per effetto dell’accordo raggiunto con il governo di Buenos Aires dalla controllata Edesur, del gruppo Enel Américas, che ha sanato pendenze reciproche originate nel periodo dal 2006 al 2016. Conseguenze anche dall’evoluzione negativa dei tassi di cambio per 857 milioni di euro in particolare in Argentina, Brasile, Cile e Colombia.

Enel, calano i ricavi nel primo semestre. Pesa anche la situazione argentina di Edesur

Sul fronte degli investimenti, nel primo semestre del 2020, l’impegno di Enel è stato pari a 4,137 miliardi di euro, in linea con la stessa frazione del 2019. In particolare si registra una diminuzione degli investimenti in infrastrutture e reti anche in Argentina nonché la riduzione degli investimenti negli impianti della Generazione termoelettrica e Trading soprattutto in Argentina.


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