L’Argentina potrebbe chiedere un aiuto addizionale al Fondo monetario internazionale. Una possibilità che sembra essere concreta e che avverrebbe nell’ambito degli attuali negoziati tra l’isituto finanziario e Buenos Aires. Il governo argentino è da mesi impegnato per ottenere un programma rinegoziato di rientro del precedente credito chiesto e ottenuto dal governo di Mauricio Macri nel 2018. Degli oltre 56 miliardi di dollari, il Fmi ne ha ‘girati’ all’Argentina solo 44, dopo lo stop deciso dall’attuale esecutivo di Alberto Fernández.

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Sergio Chodos col ministro dell’Economia, Martín Guzmán

La possibilità di un aiuto supplementare è stata segnalata da Sergio Chodos, rappresentante argentino presso il Fondo monetario. Secondo Chodos, il governo argentino potrebbe accettare “denaro fresco” ma non di entità “esorbitante”. “È evidente che potrebbero essere riviste al rialzo le necessità del paese, che risorse potrebbero servire. Ma niente di esorbitante come in precedenza”, ha chiarito l’uomo di Buenos Aires presso il Fmi.

A pensarla così, aggiunge l’agenzia di stampa internazionale Reuters, anche i mercati che ritengono praticabile una linea di credito tra i tre e i cinque miliardi di dollari per rigenerare la fiducia di risparmiatori e investitori. Del resto, lo stesso presidente Fernández non ha mai escluso un nuovo ricorso alle casse del Fondo monetario ma solo a copertura di spese necessarie conseguenti a catastrofi naturali o emergenze sanitarie nel paese. Che nell’attualità è la pandemia di Covid.


Quindi, un finanziamento ‘blindato’, da impiegare solo a stimolo dell’economia reale, per opere pubbliche e assistenza finanziaria alle province e non per coprire scadenze di debito.

Secondo gli analisti finanziari, inoltre, l’arrivo di nuovi fondi all’Argentina potrebbe generare un clima di maggiore fiducia nei mercati che dal paese sudamericano attendono un programma economico ortodosso per frenare la recessione che dura ormai da oltre un anno e mezzo, aggravata dalla pandemia e dalle relative misure di contenimento che si protraggono dal 20 marzo.

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