Per alcuni è stata una sorta di ingerenza o, almeno, una entrata insolita in una campagna elettorale ormai entrata nel vivo anche in assenza di nomi certi. Per altri, invece, le parole di Christine Lagarde sono normali valutazioni sui rapporti tra Fondo monetario internazionale e Argentina alla luce dell’accordo di assistenza finanziaria.

Secondo la direttrice dell’istituto, il programma intrapreso con il governo di Buenos Aires “sta funzionando”. Di qui l’invito a quelli che saranno i candidati alla presidenza di mantenere la linea delle politiche attuali. Sarebbe, aggiunge Lagarde, una “tonteria” demolire gli sforzi finora compiuti.

fmi crisi argentina debito


Nel corso di un incontro nell’ambito degli Spring meeting del Fondo monetario, la numero uno ha precisato che “stiamo cominciando a vedere che il programma funziona” aggiungendo che “la nostra valutazione è che l’economia argentina è in un punto dal quale sta per risalire”.


Poi, la frase contestata dalle forze di opposizione e dalla stampa contraria al governo Macri. “Ora che sono stati fatti tanti sforzi, con un programma nel quale la protezione sociale è sempre stata una priorità, sarebbe una fesseria da parte di qualche candidato cancellare il lavoro che si sta facendo”, ha dichiarato Christine Lagarde. Parole che fanno seguito alle ‘promesse’ dei precandidati alla presidenza della famiglia peronista, secondo i quali l’accordo Stand-by andrebbe rinegoziato perché “pesante” per la società e l’economia argentina.


Il Fondo monetario, in conclusione, conferma la linea di fiducia verso l’esecutivo guidato da Mauricio Macri. Solo pochi giorni fa ha sbloccato la tranche di prestito da 10,8 miliardi di dollari dopo l’esito positivo della missione di controllo realizzata dagli ispettori del Fmi lo scorso febbraio a Buenos Aires.

Più Iva, meno sussidi, meno spesa pubblica: le raccomandazioni del Fmi al governo argentino

TI POTREBBERO INTERESSARE