Comincia oggi, mercoledì 8 maggio, la missione tecnica del Fondo monetario internazionale incaricata della quarta revisione dell’accordo relativo al programma di assistenza finanziaria da 57,1 miliardi di dollari concesso all’Argentina. La delegazione, guidata come ormai consuetudine dall’italiano Roberto Cardarelli (nella foto successiva), ha come focus la politica monetaria del governo e il risanamento fiscale.

fmi argentina quarta missione revisione accordo


Sotto la lente dei tecnici del Fondo, l’andamento dei conti pubblici e il funzionamento dello schema di politica monetaria adottato dalla Banca centrale per affrontare l’estrema volatilità del peso rispetto al dollaro. Il Fmi ha difatti autorizzato Buenos Aires all’utilizzo, fino a 9 miliardi di dollari attinti dalle risorse del Tesoro, per contenere la svalutazione della moneta locale e la conseguente ricaduta sull’inflazione. È imposto comunque il tetto massimo di 250 milioni di dollari giornalieri per l’acquisto di moneta statunitense sul mercato dei cambi, limite diretto a evitare l’uso eccessivo di riserve dello Stato.

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Si prevede che la missione durerà un paio di settimane, al termine delle quali si conoscerà la decisione del board del Fondo sulla concessione di un’altra tranche di credito, attorno ai sette miliardi di dollari, da impiegare per la copertura della spesa pubblica e per rafforzare le mosse di politica monetaria di governo e Banca centrale.


Il tutto avviene durante una delicata fase politica, che vede soprattutto le forze di opposizioni organizzarsi in vista delle elezioni presidenziali e legislative del 27 ottobre. Per questo i tecnici di Washington non incontreranno gli esponenti della minoranza, a differenza dell’ultima missione. Ci saranno però colloqui con il settore privato, le organizzazioni della società civile e il mondo accademico.

E si prevede che la prossima missione in Argentina sarà effettuata ad agosto, dopo le primarie che partoriranno i candidati alla Casa Rosada e al parlamento. Momento in cui, secondo i principali analisti politici, il Fondo monetario renderà più o meno esplicito il sostegno alle politiche di riforma del governo Macri.

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