L’Argentina arriva al G20 dell’Economia di Venezia con una proposta al rialzo rispetto all’accordo di massima raggiunto dai membri del G7. È il ministro dell’Economia argentino, Martín Guzmán, ad anticipare che la posizione del suo governo è più ambiziosa. Secondo Guzmán, difatti, la tassazione globale alle multinazionali dovrebbe essere elevata al 21 per cento, superiore al 15 proposto dalle sette grandi economie del pianeta.
Oltre al confronto con gli altri ministri delle Finanze e i governatori delle Banche centrali al G20 dell’Economia, la trasferta veneziana di Martín Guzmán prevede un incontro con Julie Kozack, a capo del team del Fondo monetario internazionale titolare della ‘pratica’ relativa alla ristrutturazione del maxi debito da oltre 44 miliardi di dollari.
On 9 and 10 July 2021, #G20 Finance Ministers and Central Bank Governors (FMCBG) will gather in Venice for the third time under the Italian G20 Presidency. #G20Italy
— G20 Italy (@g20org) July 2, 2021
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Entrambe le parti sottolineano il “lavoro costruttivo” fatto finora, teso a un accordo i cui tempi, tuttavia, non sono prevedibili. Dalla sua, Buenos Aires ha il recente risultato positivo ottenuto nei negoziati con il Club di Parigi, segno, secondo il governo di Alberto Fernández, della sua buona fede (Debito Argentina, accordo col Club di Parigi sulla ristrutturazione: evitato default).
La proposta argentina di una tassazione alle multinazionali del 21 per cento non ha, almeno finora, trovato identiche vedute tra gli altri diciannove big. Ma secondo Guzmán “è necessario impostare regole per le sfide che stiamo vivendo oggi. Consideriamo troppo bassa la tassazione globale al 15 per cento. Anzi, sarebbe ideale al 25 per cento”.
“C’è un rischio sostanziale di ingressi molto ridotti per i paesi in via di sviluppo e c’è la necessità di affrontare i gruppi di pressione. Il mondo deve muoversi più velocemente e adottare principi più coraggiosi per ottenere qulacosa in più di quel 15 per cento”, ha spiegato Guzmán. Che, tuttavia, considera “positivo” quanto raggiunto in sede di G7 giacché “il fatto stesso che se ne stia parlando è un passo fondamentale nella direzione giusta”.
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