Ogni tanto, una buona notizia non guasta, anche in uno scenario costantemente preoccupante come quello dell’economia argentina. Stando a un report diffuso dal Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti, la produzione di grano in Argentina nel periodo 2019-2020 toccherà un record di 20,8 milioni di tonnellate, grazie soprattutto all’aumento delle aree coltivate. Che sono passate, in un tempo relativamente breve, da 200mila ettari ad oltre 6,4 milioni.

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Una coltivazione letteralmente intensiva, se si pensa che ormai le coltivazioni sono complete al 95 per cento, nonostante in alcune aree si debba lottare contro una fortissima umidità; la quale, a ogni modo, non compromette la qualità del raccolto.

Un quadro, insomma, estremamente positivo, che induce i produttori ad attendersi, perlomeno nel breve periodo, l’ingresso di nuovi attori e tecnologie, che dovrebbero condurre ad un ulteriore aumento della produttività. Per la verità già per il biennio in corso ci si attende un rendimento medio di 3,25 tonnellate per ettaro, un valore molto più alto rispetto al passato.


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Dal canto suo, anche l’export dovrebbe infrangere un nuovo record, oltrepassando la soglia dei 14 milioni di tonnellate (tenendo presente che nel calcolo è compresa anche la farina, considerata equivalente al grano). Il crescente fabbisogno globale, a fronte di alcuni criticità nella produzione in alcuni dei principali paesi produttori, potrebbe ulteriormente accentuare la crescita.

Gli analisti si stanno concentrando soprattutto sui problemi ambientali di paesi come l’Australia, che deve fronteggiare una grave siccità, e il Brasile, afflitto da gelate devastanti. Soprattutto quest’ultimo paese, che è già la principale destinazione del grano argentino, potrebbe aver bisogno di un import addizionale nell’ordine del milione di tonnellate. Una dinamica già prevista, ma non così presto, e non con simili dimensioni.

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Ora come ora, però, la crisi si fa ancora sentire. Nello scorso mese di luglio, i venditori del settore hanno acquistato 1,8 milioni di tonnellate per l’export, quasi un milione in meno, rispetto a un anno fa. Mentre per il prossimo biennio, è previsto un consumo domestico di grano in Argentina nell’ordine dei 5,8 milioni di tonnellate.

Un valore ben lontano dalle precedenti ottimistiche previsioni, e che dimostra, ancora una volta, quanto sia lunga e difficoltosa la strada per uscire dalla crisi.

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